Esordio positivo all’Aim per la bresciana ABP Nocivelli

Prima campanella con applauso virtuale a Piazza Affari per ABP Nocivelli. La società di Castegnato - specializzata nella realizzazione di impianti tecnologici ed elettrici per strutture ospedaliere - da ieri fa ufficialmente parte del listino Aim Italia di Borsa Italiana.
L’operazione ha visto il collocamento di 3.050.000 nuove azioni, prezzo unitario di 3,2 euro, per una raccolta lorda di 9,76 milioni di euro, mentre è di 11 milioni il controvalore complessivo del collocamento.
Il debutto è stato positivo: in una giornata borsistica sostanzialmente fiacca, il titolo ha guadagnato l’1,09% ed a fine giornata ha chiuso a 3,235 euro. L’ad Nicola Turra è soddisfatto, non potrebbe essere altrimenti: «Il mercato ha mostrato già in sede Ipo di aver compreso perfettamente valore e potenzialità dell’azienda con una richiesta di sottoscrizioni 2,5 volte l’offerta».
L’approdo in Borsa è strategico in termini di sviluppo, visibilità, progetti di crescita: «Molte infrastrutture pubbliche sanitarie in Italia risalgono agli anni Sessanta e Settanta - spiega l’ad -, necessitano di interventi di ammodernamento e adeguamento ad alcune normative. Non solo, siamo alla vigilia dell’attuazione del Recovery Plan, i cui fondi sono in parte destinati a rafforzare la rete ospedaliera italiana. La quotazione sosterrà lo sviluppo del business; parteciperemo alle principali procedure di gara, con attenzione particolare alle convenzioni in ambito sanitario e ospedaliero».
Il settore è in forte espansione e lo sarà ancora di più in vista del Recovery Fund. «L’Europa chiede all’Italia di investire risorse, di avere costi e tempi certi per la realizzazione delle opere e noi ci siamo», chiosa Turra.
Operazioni di partnerariato pubblicoprivato per la realizzazione di strutture sanitarie ed ospedaliere: questo il core business di ABP Nocivelli che nel 2020 ha segnato ricavi per 29 milioni, in crescita del +15,7%. Il cda ieri ha approvato i dati di bilancio che vedono un valore della produzione di 29,5 milioni, in lieve crescita (+1,5%); un margine operativo lordo (Ebitda) di 5,5 milioni (+7,24%); un Ebit di 5,1 milioni (+9,4%); ed un utile netto di 4,1 milioni, in crescita del 15%.
«Tra le grandi opere che abbiamo eseguito in questi anni ci sono, ad esempio, le ristrutturazioni e riqualificazioni avvenute nell’ultimo decennio al Civile di Brescia - spiega il presidente Bruno Nocivelli -. Il nostro gruppo, non solo progetta e realizza impianti tecnologici, ma si incarica di gestirli e manutenerli nel tempo. Nel caso del Civile abbiamo la concessione per attività di "facility" (manutenzione elettrica e meccanica di tutti gli impianti installati) fino al 2043».
Tra le nuove commesse acquisite dalla società c’è la gara «di massima urgenza» bandita lo scorso ottobre dal commissario Arcuri destinata ad aumentare i posti letto di Terapia intensiva e semi-intensiva in Italia. «Ci siamo aggiudicati tre lotti importanti - spiega il presidente - in Lombardia, Piemonte ed Abruzzo per gli ospedali di Lodi, Codogno, Novara, Borgomanero e Chieti. Si tratta di una commessa da 12 milioni di euro». Ma non è tutto. «Siamo in gara per la costruzione del grande e moderno ospedale di Torino, una sorta di Molinette 2, struttura sanitaria che concentrerà le alte complessità e dove si farà ricerca medica e tecnologica. Un investimento da 400 milioni di euro: in gara, siamo rimasti in due, abbiamo il 50% delle possibilità di vincere».
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