Economia

Economia bresciana stabile, ma preoccupa il quadro nazionale

È l'analisi del presidente degli industriali Giuseppe Pasini, che sulle infrastrutture chiama i 5 Stelle alla responsabilità
L'ECONOMIA BRESCIANA: L'ANALISI DI PASINI
AA

Con un più 3%, la produzione industriale bresciana fa segnare un leggero calo nel secondo trimestre del 2018 rispetto allo stesso periodo di un anno fa, quando si attestava al 3,3%. In controtendenza la disoccupazione che con un 6,2% è in leggero miglioramento.

E’ una fotografia in bianco e nero quella scattata dal presidente dell'Associazione industriale bresciana, Giuseppe Pasini, che se giudica «abbastanza stabile» la situazione economica della nostra provincia, non nasconde «preoccupazione rispetto al quadro nazionale», soprattutto in vista dell’approvazione della legge di Bilancio, definita «un'incognita».

Rispetto a quanto avvenuto a Genova con la caduta del ponte Morandi, Pasini parla di «agosto tragico. Nel 2018 non può cadere un ponte», afferma il presidente degli industriali che parla di «un parco infrastrutturale molto deteriorato in Italia» e sul tema manda un messaggio al Governo e in particolare ai 5 Stelle che chiama «alla responsabilità. Bisogna mettere mano alle manutenzioni dell'intero piano autostradale - insiste Pasini - e la Tav è una grande opportunità di sviluppo per il nostro Paese e non possiamo perderla».

Infine il rapporto con l’Europa, tema caro agli industriali, che non può essere messo in discussione. «E' giusto rivendicare le nostre ragioni - afferma in riferimento all'immigrazione e al braccio di ferro con la Ue - ma dobbiamo rimanere attaccati all'Europa che è la nostra salvezza».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia