Economia

Dall’Ue una norma per allungare la vita degli smartphone

Allo studio un nuovo regolamento sui requisiti dei prodotti venduti in Europa
Uno smartphone
Uno smartphone
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Smartphone riparabili, con batterie resistenti, e soprattutto con indicazioni chiare sia sulla durata e sia sulla resistenza alle cadute, con etichette del tutto simili a quelle sulle lavatrici in vendita, per capirsi. Sono i requisiti per i prodotti venduti nella Ue che la Commissione europea vuole fissare sui telefonini, stando alla bozza in consultazione da fino al 28 settembre, in vista di una nuova regolamentazione attesa a fine anno.

Nuove regole

L’obiettivo è la guerra aperta del Green deal al consumismo del «compra-e-getta» e all’obsolescenza programmata. I produttori di smartphone che vogliono vendere prodotti nell’Ue dovranno affrontare requisiti rigorosi per fornire pezzi di ricambio e garantire una maggiore durata della batteria, secondo la bozza delle nuove regole pensate appunto per aumentare il ciclo di vita dei telefonini venduti nell’Unione.

La richiesta in particolare è che almeno 15 componenti restino a disposizione per almeno cinque anni dalla data di introduzione di uno smartphone sul mercato. Le batterie dovranno sopravvivere almeno 500 cariche complete senza deteriorarsi al di sotto dell’83 per cento della loro capacità di carica. I telefoni dovranno anche, come detto, avere un’etichetta di efficienza energetica, oltre che di resistenza agli urti. In media oggi gli smartphone sono rimpiazzati ogni 2 o 3 anni.

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