Economia

Cura dimagrante per Family Market

La società di Brandico cede 9 punti vendita. Il 2011 chiude con ricavi in calo a 78 milioni, ma il gruppo ritrova il pareggio.
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Una cura dimagrante per razionalizzare, rendere più efficiente e produttiva la rete vendita. È l'operazione avviata nel corso del 2011 da Family Market srl che ha portato alla cessione di ben 9 dei 34 supermercati presenti tra i territori di Brescia, Bergamo e Cremona. Un'operazione prima di tutto strategica che ha come obiettivo il rafforzamento della società anche attraverso la partnership con il gruppo valtellinese Iperal (oltre 450 milioni di euro di fatturato), già presente nella nostra provincia in Valcamonica attraverso la storica Sermark, acquisita nel 2008.

Family Market nei mesi scorsi ha infatti ceduto alla Brescia Iperstore srl (partecipata al 50% da Family Market e al 50% da Iperal) i tre grandi supermercati di Rogno, Nave e Flero. Dal conferimento dei tre rami d'azienda la società guidata da Fabrizio Uberti, ha realizzato una plusvalenza di circa 4 milioni di euro. Plusvalenza che ha permesso al gruppo di chiudere l'esercizio con un utile netto di 64mila euro (nel 2010 la perdita era stata di 2,8 milioni).

La razionalizzazione della rete vendita ha toccato i punti vendita di ridotte dimensioni. Nel 2011 la società ha ceduto i Family Market di Brescia (via Torricella) e di Suzzara alla neo costituita Superfresco srl, società specializzata nella gestione di punti vendita di ridotte dimensioni. Mentre alla Brescia Food srl sono stati ceduti i punti di Lonato, Pisogne, Crema e Ombriano (Cr), che per fatturato non erano considerati redditizi.

È quindi sostanzialmente dovuto alle alienazioni dei 9 punti vendita il calo di fatturato registrato a bilancio nel 2011. Le vendite nette sono state pari a 78 milioni (16,2 milioni in meno rispetto al 2010). A parità di punti vendita analizzati, il gruppo di Brandico registra invece un aumento delle vendite (+2,7%) in controtendenza con un mercato che risente fortemente della crisi economica e della stagnazione delle vendite che ha colpito anche il settore agro-alimentare.

Roberto Ragazzi
r.ragazzi@giornaledibrescia.it

 

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