Economia

Cresce il comparto alimentare e cerca giovani preparati

Nei prossimi 5 anni sono previste oltre 40mila assunzioni. La richiesta è indirizzata ad operatori qualificati e competenti
Giovani e agricoltura -   © www.giornaledibrescia.it
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Per le imprese del comparto alimentare italiano è stato stimato un fabbisogno occupazionale di 43.540 unità nei prossimi 5 anni, all’interno di un settore dal fatturato annuo pari a oltre 132 miliardi di euro cioè l’8% del Pil nazionale. Imprese che tuttavia in questo momento stentano a trovare profili adatti.

Numeri, questi, che raccontano di un’emergenza ancora più significativa se si pensa che l’intero export italiano è dato da Sace Simest in crescita con oltre 540 miliardi di euro nel 2022, dopo un 2018 al +3,1%, una previsione del +3,4% per la fine di quest’anno, e di un +4,3% medio annuo nel triennio successivo 2020-2022. Che la formazione, insieme all’innovazione tecnologica, sia sempre più indispensabile, lo dice soprattutto un mercato caratterizzato da una crescente richiesta di operatori qualificati per la gestione dell’intero processo produttivo alimentare, così come l’aumento dell’attrattività sui mercati esteri non solo della produzione italiana di macchine e soluzioni tecniche, ma anche di programmi di formazione e aggiornamento.

La formazione pubblica e privata rappresenta un elemento fondamentale del modello produttivo italiano. Tuttavia nel settore agroalimentare, soprattutto nella prima parte della catena produttiva, la formazione non è sempre riconosciuta come un fattore di importanza strategica. Viene piuttosto considerata come una variabile funzionale alla soluzione di problematiche tecniche. Ciò porta a una limitata evidenza del grande valore aggiunto di cui sono invece ricchi i nostri prodotti, così come a un ridimensionamento delle reali potenzialità del Made in Italy sul mercato interno e internazionale.

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