Economia

Crac Medeghini: in otto rinviati a giudizio

Rinviati a giudizio Arturo e Severino Medeghini; con loro sei professionisti, secondo l'accusa coinvolti nel crac da 600 milioni
L'insegna del gruppo Medeghini
L'insegna del gruppo Medeghini
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Andranno a processo, ma per adesso restano in carcere. Arturo e Severino Medeghini - componenti della famiglia per anni regina del comparto caseario bresciano - dal 15 luglio scorso sono in cella per il crac del loro gruppo e per un vertiginoso giro di fatture false.

I due sono stati rinviati a giudizio al termine dell’udienza preliminare. Per loro l’avvocato Piergiorgio Vittorini ha chiesto gli arresti domicliari. Il Gip Carlo Bianchetti si è riservato la decisione che arriverà entro la fine della settimana.

A processo, fissato per il prossimo 15 maggio, sono finiti anche sei professionisti che, secondo l’accusa, avrebbero partecipato al crac da 600 milioni di euro del gruppo, che ha coinvolto quasi 80 imprese. Sono Costantino Bonomi, Matteo Franceschini, Mauro Mor, Ivan Mora, Attilio Bonetti e Pamela Cavallari. Prosciolti, invece, altri due professionisti che avrebbero gravitato nell’orbita dell’impero Medeghini, crollato sotto la montagna di reati finanziari.

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