Economia

Coppa America, scendono in acqua anche esperienza e tecnologia bresciane

Three60, Scs Stampi e Claren Tools realizzano alcuni pezzi montati sull’American Magic
Il prototipo: Le tre aziende bresciane forniranno ad American Magic foil e timoni - © www.giornaledibrescia.it
Il prototipo: Le tre aziende bresciane forniranno ad American Magic foil e timoni - © www.giornaledibrescia.it
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Mentre si alza il sipario della 37esima America’s Cup con la «Preliminary Regatta» di Villanova i la Geltrù dal 14 al 17 settembre dove sarà in regata la «LunaRossa» nazionale, diventa ufficiale anche la collaborazione di Angelo Glisoni della Three60 di Iseo con il Team di «American Magic» del New York Yacht Club.

La Three60 si occupa di consulenza e produzione di appendici, ossia tutto ciò che sta prevalentemente sott’acqua e nasce dalla precedente esperienza della Ciessevifins, leader negli anni 80-90 nella realizzazione delle prime pinne da windsurf fresate a controllo numerico e utilizzate anche dalla plurimedagliata olimpica Alessandra Sensini. Con Angelo Glisoni salgono «a bordo» la S.C.S Stampi di Pontoglio della famiglia Rodegari e la Claren Tools di Chiari della famiglia Olivari, due realtà che operano da più di quarant’anni nell’automotive-design e che hanno aperto la divisione nautica high performance seguita da Ivan Rodegari e Marco Olivari.

I protagonisti: da sinistra Marco Olivari,Angelo Glisoni e Ivan Rodegar - © www.giornaledibrescia.it
I protagonisti: da sinistra Marco Olivari,Angelo Glisoni e Ivan Rodegar - © www.giornaledibrescia.it

Il punto

È Angelo Glisoni, che coordina le due realtà bresciane a rivelare in anteprima i termini del rapporto con il Team American Magic: «Siamo fornitori esclusivi dei foil e dei timoni che stanno già testando in questi mesi sugli AC40 per arrivare alla versione definitiva che vedremo sugli AC75 durante la Coppa 2024. In pratica tutto ciò che farà volare la barca a oltre 50 nodi (oltre 100Km/h), ma di più non possiamo dire perché siamo vincolati a una policy rigorosa. Del resto c’è una ricerca importante anche riguardo dettagli e materiali che ai più potrebbero apparire insignificanti. Questa non è la mia prima esperienza in Coppa America avendo già vissuto quella del team bresciano di +39 Challenge del 2007 e in parte anche con LunaRossa nel 2021 ma portare il Made in Brescia a far "volare" American Magic ci riempie d’orgoglio».

Il trio di aziende bresciane sta già da mesi operando in stretto contatto con il design team e gli strutturisti del team americano, anche questi in parte a trazione italiana dove ritroviamo Mario Caponnetto e Davide Tagliapietra già con precedenti esperienze di America’s Cup.

Confronto diretto

«Il board di American Magic ha trovato nelle nostre realtà quello che cercavano - condividono Ivan Rodegari e Marco Olivari -, ossia una forte propensione alla relazione e al confronto diretto ma anche una capacità di reazione che solo aziende con le nostre caratteristiche di gestione ancora familiare possono dare con in più una forte propensione all’innovazione tecnologica. Operiamo in totale collaborazione grazie anche alla compatibilità e interscambiabilità tra le nostre fresatrici a controllo numerico che ci permettono di trasferire i pezzi da una macchina all’altra senza timore di perdere in qualità».

Per quanto riguarda Angelo Glisoni vale la pena non riavvolgere il nastro e fare qualche passo indietro. Delle tre campagne di Coppa America abbiamo già accennato ma i bresciani sono anche legati al ricordo delle imprese di Angelo con il suo timoniere Giorgio Zuccoli, campioni del mondo di classe olimpica Tornado nel 1991 che ha fruttatto la partecipazione alle olimpiadi di Barcellona 92 e la parentesi vittoriosa alla Centomiglia del 93 con il record di 6 ore e 5 minuti della avveniristica rossa “Dimore del Garda”. Non sono mancati inoltre i successi da allenatore contribuendo al bronzo degli austriaci Zajac-Franck nel Nacra17 mixed alle Olimpiadi di Rio 2016. E ora un’altra sfida a bordo di «American Magic» alla conquista della 37esima America’s Cup 2024. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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