Economia

Contratto dei metalmeccanici, ecco cosa prevede il rinnovo

Ecco cosa prevede in dettaglio l'ipotesi di accordo sottoscritta da tutte le parti per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici
Metalmeccanici, un fonditore al lavoro
Metalmeccanici, un fonditore al lavoro
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Quella del 26 novembre 2016 è destinata a restare nella storia industriale italiana una data saliente. Quella del primo rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici per il periodo 2016-2019 siglato sulla base di un accordo unitario dopo due rinnovi separati, senza le tute blu della Cgil. Stavolta hanno infatti firmato Federmeccannica, Assistal e le tre sigle sindacali Fiom, Fim e Uilm.

A regime si stima un aumento mensile medio di circa 92 euro, calcolando tutte le diverse voci, dal recupero previsto per l'inflazione al welfare.

Ecco i punti salienti dell'accordo:

- DURATA. Il contratto copre il quadriennio 2016-2019, ma in realtà quest'anno è ormai andato. Gli aumenti retributivi decorrono dal mese di giugno di ciascun anno, quindi non più da gennaio.

- AUMENTO. L'incremento in busta paga è di 92,68 euro, come media mensile a regime. Così ripartiti 33,29 euro sono in welfare, 7,69 in formazione e 51,7 vanno al recupero dell'inflazione.

- POTERE ACQUISTO. Il riaggancio al costo della vita avverrà ex post su base annua, mentre finora era stato fatto ex ante. Non si verificherà quindi più lo scostamento tra quanto previsto e quanto effettivamente registrato.

- SANITÀ. Riconoscimento dell'assistenza sanitaria integrativa (metaSalute) a tutti i dipendenti e ai loro familiari (anche conviventi di fatto) a partire da ottobre del 2017. Per un beneficio a regime di 12 euro mensili in media (l'azienda ci mette 156 euro annui). 

- PREVIDENZA. Rafforzamento della previdenza complementare portando il contributo aziendale al fondo Cometa dall'1,6% al 2% della retribuzione a partire dal giugno del 2017.  Il beneficio medio mensile è di 7,69 euro a regime a testa. 

- BENEFIT. A partire da giugno del 2017 ci saranno 100 euro di welfare aziendale esentasse, che diventeranno 150 nel 2018 e 200 nel 2019.

- UNA TANTUM. A marzo del prossimo anno in busta paga comparirà un bonus di 80 euro lordi, una sorta di indennizzo per il 2016.

- FORMAZIONE. Diritto soggettivo alla formazione per 24 ore, con un contributo aziendale fino a 300 euro. 

 

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