Economia

Congedi parentali e bonus, cosa c'è nel decreto Rilancio

Le previsioni del nuovo provvedimento per la Fase 2 non soddisfano le associazioni delle famiglie
Lavoro, congedi e famiglia: il punto del Decreto Rilancio - © www.giornaledibrescia.it
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L'atteso decreto sul Rilancio non soddisfa le attese del Forum delle associazioni familiari. Non è un calambour ma una delle prime reazioni all'indomani della diffusione della manovra varata per il dopo-Covid. 

CONGEDI. Il Governo a favore delle famiglie con le scuole che restano chiuse fino a settembre ha raddoppiato i giorni di congedo parentale ammessi (al 50% dei compensi) saliti da 15 a 30, ma ha anche previsto che si possano chiedere solamente fino a fine luglio.

BABYSITTER. A raddoppiare è stato anche il bonus babysitter (1.200 euro, 2.000 per sanitari e forze dell'ordine) che si potrà usare anche per pagare i centri estivi. Le famiglie con redditi fino a 36mila euro avranno anche una ulteriore detrazione di 300 euro. I genitori potranno anche chiedere di proseguire con lo smart working, a patto però che a casa non ci siano mamma o papà o perché non lavorano o perché beneficiari di sostegni al reddito.

Troppo poco secondo Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari: «Dobbiamo registrare che nessuna delle nostre proposte, tutte peraltro ampiamente sostenibili, concrete e di buon senso, è stata accolta: non c'è nessun assegno straordinario per figlio, il congedo parentale è ancora fermo al 50 percento, il contributo per gli autonomi continua a non tenere in considerazione i carichi familiari e la presenza di figli a carico, come peraltro neppure il reddito di emergenza. Nessuna risposta adeguata per le politiche di conciliazione lavoro-famiglia, né per i bisogni scolastici dei nostri figli o per le scuole paritarie. Rimane, preoccupante, la discriminazione fiscale delle famiglie», aggiunge.

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