Economia

Confindustria, Bonomi: «Insieme dobbiamo cambiare l'Italia»

Dopo la designazione le prime dichiarazioni agli industriali. Numerosi gli attestati di stima che stanno arrivando dal mondo politico e non solo
Carlo Bonomi, 53 anni -  Foto © www.giornaledibrescia.it
Carlo Bonomi, 53 anni - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Metodico, minuzioso, tifoso dell'Inter e con la passione per le immersioni. Così viene descritto da amici e collaboratori, Carlo Bonomi, l'imprenditore a capo di Assolombarda dal 2017 ed ora presidente designato di Confindustria.

A Bonomi è riconosciuta la capacità di fare rete anche con la politica, elemento importante per la fase della ricostruzione dopo i danni provocati dal coronavirus.

Nato a Crema (Cremona) il 2 agosto del 1966, Bonomi è un imprenditore del settore biomedicale. Laureato in economia e commercio ha iniziato la sua carriera professionale in uno studio di commercialisti per poi entrare nel settore medicale, prima come dirigente in una multinazionale farmaceutica, poi come investitore diretto, rilevando una società nella strumentazione per analisi di laboratorio.

Nel 2013 l'avvio di Synopo, società che opera nel settore della strumentazione e dei consumabili per neurologia, di cui Bonomi è presidente del consiglio d'amministrazione. Nel corso del suo lavoro, Bonomi ha prestato sempre grande interesse per la ricerca e il lavoro nelle imprese a elevato contenuto d'innovazione. Caratterialmente riservato, il presidente designato di Confindustria, è particolarmente attento all'agenda dei suoi appuntamenti dove arriva sempre con largo anticipo.

Di lungo corso il suo impegno associativo all'interno di Confindustria. È stato vicepresidente dei giovani industriali di Assolombarda, di Confindustria Lombardia. Da vice presidente di Assolombarda si è occupato della delega al credito e finanza, fisco, organizzazione e sviluppo. Nel 2016 il Consiglio di Presidenza di Confindustria l'ha nominato presidente del gruppo tecnico per il fisco.

La lunga corsa per la presidenza di Confindustria, anche se non annunciata ufficialmente, ha avuto inizio di fatto in occasione dell'assemblea di Assolombarda del 3 ottobre 2019, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e del Premier Giuseppe Conte. Resterà storico l'appello al presidente del Consiglio nel quale chiedeva di far ripartire l'Italia. «Questa volta, stupiteci», furono le parole di Bonomi.

Nei mesi successivi gli interventi del presidente di Assolombarda sono stati numerosi e sempre per spronare la politica a fare di più per il Paese. È stato protagonista di un appello, lanciato dal simposio di Davos, per chiedere interventi per l'economia e la crescita, fino ai giorni del coronavirus con la sollecitazione ad organizzare la fase 2.

«Non è il momento di gioire», ha detto Carlo Bonomi parlando a porte chiuse agli industriali che lo hanno oggi designato. «Dobbiamo metterci immediatamente in condizioni operative per affrontare con massima chiarezza ed energia la sfida tremenda che è davanti a noi: continuare a portare la posizione di Confindustria su tutti i tavoli necessari rispetto ad una classe politica che mi sembra molto smarrita in questo momento, che non ha idea della strada che deve percorrere il nostro Paese». 

«Credo che la strada di far indebitare le imprese non sia la strada giusta. I tempi di accesso alla liquidità non sono neanche immediati per le nostre imprese». Per lavorare sulla riapertura andavano fatti «due calcoli». «Gli anni che abbiamo di fronte richiederanno molta dedizione, molta passione civile», i valori che «hanno portato i nostri padri e le nostre imprese a ricostruire l'Italia nel dopoguerra». «Ci sarà bisogno dell'impegno di tutti. Insieme dobbiamo cambiare l'Italia». «Abbiamo una grande occasione, in un momento molto drammatico forse abbiamo l'occasione di fare quelle modifiche strutturali di cui il Paese ha bisogno».

Numerosi gli attestati di stima che stanno arrivando a sostegno della nuova designazione. Tra i tanti registriamo quello di Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia.
«Auguriamo buon lavoro a Carlo Bonomi. La presidenza ha di fronte una serie di sfide epocali e il sistema confindustriale lombardo garantirà tutto il supporto necessario per affrontarle e vincerle. Con Bonomi l'industria italiana inizia una nuova stagione all'insegna del cambiamento». Al neo designato anche il sostegno del presidente dell'Associazione Industriale Bresciana, Giuseppe Pasini, inizialmente tra i candidati alla carica. «Al nuovo presidente vanno innanzitutto le mie congratulazioni, il mio pieno sostegno e la mia disponibilità, così come quelle di Aib». 

Anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana si è espresso con calore nei confronti di Bonomi ricordando anche l'importanza di «avere ai vertici di Confindustria un presidente della nostra regione, motivo di soddisfazione in più. Proprio l'importante esperienza maturata a Milano gli consentirà di ricoprire questo incarico con quella concretezza tipica dei lombardi».

Messaggi di sostegno anche da parte di Silvio Berlusconi e della sindaca di Roma Virginia Raggi.

 

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