Economia

Competenze sempre più green per il futuro che è già oggi

Transizione verde, entro il 2025 sei lavoratori su 10 dovranno saper gestire soluzioni e sviluppare strategie eocostenibili
La transizione digitale passa dal green
La transizione digitale passa dal green
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Digitale, sostenibilità, innovazione: sono questi i binari su cui corre la nuova edizione di Job&Orienta, il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, andato in scena alla Fiera di Verona. La scelta di mettere al centro i temi della transizione digitale e green ha voluto sottolineare come essi siano driver di crescita e di competitività per le nostre imprese e costituiscano la nuova bussola dello sviluppo sociale ed economico.

Uno sviluppo che ha bisogno non soltanto di risorse e tecnologie, ma anche di competenze adeguate e di una cultura nuova, che verrà incarnata soprattutto dai giovani, per natura portatori sani d’innovazione. A confermare che le competenze legate a green e digitale sono ormai imprescindibili - tanto per entrare nel mercato del lavoro quanto per accompagnare le imprese nella trasformazione -, arrivano le previsioni del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal.

Entro il 2025, spiega l’indagine, 6 lavoratori su 10 dovranno avere competenze green o digitali. Nei prossimi cinque anni, infatti, il mercato del lavoro avrà bisogno di almeno 2,2 milioni di nuovi lavoratori in grado di gestire soluzioni e sviluppare strategie ecosostenibili (il 63% del fabbisogno del quinquennio) e di 2 milioni di lavoratori capaci di utilizzare il digitale (il 57%).

«È una trasformazione guidata soprattutto dalle imprese che esportano in questo momento - commenta Claudio Gagliardi, vicesegretario generale di Unioncamere -, parliamo quindi dei settori della meccanica e della meccatronica. Questo significa, per il digitale, industria 4.0 e quindi internet delle cose: significa interconnessione e anche possibilità di sviluppare l’analisi su tanti dati, i big data. Le previsioni a medio termine, inoltre, mostrano che la domanda di competenze green riguarderà in maniera trasversale tanto le professioni ad elevata specializzazione e tecniche, quanto quelle che richiedono meno qualificazione».

La spinta verso la transizione verde farà emergere la necessità di specifiche professioni come, ad esempio, il progettista in edilizia sostenibile, lo specialista in domotica, tecnici e operai specializzati nell’efficientamento energetico nelle costruzioni; il certificatore di prodotti biologici nell’agroalimentare; il progettista meccanico per la mobilità elettrica. Ma la sostenibilità, come la cultura digitale, non è solo questione di competenze: è anche un modo di pensare e una visione, una forma di educazione prima ancora che di formazione. E ad accompagnare i giovani su questa strada virtuosa non può essere che la scuola. Il fenomeno emerge con chiarezza dalle storie ed esperienze che hanno popolando Job&Orienta. Al di là delle esperienze di alternanza, le scuole stanno abbracciando l’innovazione con un occhio alla sostenibilità.

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