Economia

Coldiretti, Prandini verso la presidenza: tempo d’elezione

L’assemblea a Roma. In corsa per succedere dopo i cinque anni di Roberto Moncalvo
Ettore Prandini - Foto © www.giornaledibrescia.it
Ettore Prandini - Foto © www.giornaledibrescia.it
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A meno d’incredibili colpi di scena dell’ultimo minuto, sarà il bresciano Ettore Prandini a succedere a Roberto Moncalvo alla guida della Coldiretti. L’assemblea elettiva è in programma questo mercoldì mattina, a Roma, al centro Congressi Rospigliosi.

Da tutta Italia. Alle assise saranno presenti i presidenti provinciali di tutta Italia, i presidenti dei movimenti dei giovani, delle donne e dei pensionati. Sentito telefonicamente il presidente Prandini non vuole commentare: «Prima viene il bene dell’associazione», spiega. Ma non c’è dubbio che l’elezione alla presidenza della maggiore organizzazione agricola europea rappresenterebbe un traguardo importante per l’imprenditore bresciano e per Brescia, una delle principali province agricole d’Italia. Ettore Prandini è al vertice della Coldiretti Lombardia dal 2012, è vice presidente della Coldiretti nazionale dal 2014 e presidente della Federazione Provinciale della Coldiretti di Brescia dal 2006, cariche che dovrebbe mantenere anche dopo l’eventuale elezione di mercoledì.

Laureato in giurisprudenza, 46 anni, è figlio dell’ex ministro dei Lavori pubblici Gianni Prandini. Come tutti i presidenti di Coldiretti, anche Prandini ha una propria realtà agricola, guida un’azienda zootecnica di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola con produzione di Lugana a Lonato.

L’assemblea. Roberto Moncalvo - il più giovane presidente dalla nascita della Coldiretti - ha lasciato la presidenza nei giorni scorsi al termine dei cinque anni di mandato come previsto dallo statuto. La durata quinquennale, senza possibilità di rielezione, era stata voluta dallo stesso presidente uscente con una modifica statutaria per garantire il rinnovamento continuo della maggiore organizzazione agricola europea che conta su 1,6 milioni di associati in Italia. Al centro dei lavori dell’assemblea i primati qualitativi e di sicurezza alimentare della produzione Made in Italy e le prospettive future, in occasione dell’11 novembre, giorno di San Martino, che chiude tradizionalmente il bilancio di un anno di lavoro nelle campagne.

 

 

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