Economia

Che cosa sono i Bitcoin e perché è difficile spenderli

Esistono solo in forma virtuale, introdotti nel gennaio del 2009 da un informatico del quale è noto solo lo pseudonimo: Satoshi Nakamoto
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Una valuta virtule, anzi la valuta virtuale per eccellenza. Ecco cosa sono i Bitcoin (simbolo: ₿; codice: BTC o XBT) ed ecco perchè sono così difficili da reperire e soprattutto da spendere.

Esistono solo in forma virtuale, introdotti nel gennaio del 2009 da un informatico del quale è noto solo lo pseudonimo: Satoshi Nakamoto. L’idea alla base dei bitcoin è creare una valuta che sia indipendente da ogni tipo di autorità e che permetta di effettuare pagamenti elettronici a livello globale senza controlli, in maniera istantanea e anonima. Chiunque può coniarla ma esiste un limite massimo di bitcoin coniabili. Questa cifra è fissata a 21 milioni. Secondo diversi calcoli dovrebbe essere raggiunta nel 2140.

Proprio per questa ragione in Cina e in Giappone la valuta è stata vietata e in molti altri Paesi si temono gli effetti di questo nuovo mezzo di pagamento.  Tra gli investitori italiani i bitcoin prendono sempre più piede, tanto che nel 2013 è nata anche l’associazione, senza scopo di lucro, Bitcoin Foundation Italia. L’associazione ha lo scopo di promuovere la moneta sul territorio nazionale e di fare in modo che gli investitori siano consapevoli e possano scegliere questo strumento.

Generare bitcoin è un’operazione (definita mining) complessa. Attualmente è possibile solo se si è in possesso di un hardware specializzato in estrazione di Bitcoin. Generalmente se si appartiene a un Pool, cioè a una rete specializzata nella creazione di Bitcoin, si deve fornire a questa alcune risorse di calcolo del computer in uso. Il procedimento richiede, infatti, un’altissima potenza di calcolo. In questo modo si vanno a decriptare gli algoritmi alla base dei bitcoin. Ovviamente è anche possibile comprarli scambiandoli con l’euro, in Rete o in sportelli fisici (in Italia ne esistono in totale 5-6).

Per gli analisti i Bitcoin non hanno un futuro poiché non sono facilmente regolarizzabili. Per altri però questa si tratta invece della moneta del futuro. Non per nulla negli ultimi tempi il valore dei Bitcoin ha subito un’impennata. Da aprile 2016 ad oggi il loro valore è passato da poco meno di 400 euro a oltre mille euro.

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