Economia

Cerco lavoro: la storia di Sergio

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Egregi Signori.
il primo del mese in corso ho letto sul GdB la storia conclusasi a lieto fine del Sig. Ugo, di professione idraulico, che all'età di 58 anni è riuscito, grazie al Vs. contributo, ad essere contatto da una ditta interessata per poi essere assunto. Beato lui.

Io di anni ne ho 59 con 37 di contributi versati e all'incrdibile distanza di soli 3 anni dalla pensione mi sono visto crollare addosso tutto il mio mondo professionale, fatto di esperienze, prima scolastiche poi in campo industriale acquisite presso medie e piccole aziende metalmeccaniche della bassa bresciana. Ho assunto responsabilità in campo produttivo attraverso la programmazione delle commesse di lavoro e la gestione delle risorse disponibili per la famosa creazione della tanto conclamata squadra. In altri casi ed in aggiunta a quanto detto prima, mi sono dedicato anche di acquisti di materiali, materie prime, macchinari ed attrezzature specifiche finalizzate a garantire i bassi costi di lavorazione e la qualità dei prodotti.

Per farla breve, dove veniva richiesta la competenza tecnica ed organizzativa con le relative responsabilità imprenditori o loro dirigenti individuavano la mia persona. Come accennato all'inizio, nel 2008 si è fatta avanti una crisi senza precedenti che ha colpito non solo l'economia in generale, ma soprattutto il settore di appartenenza della piccola azienda presso la quale ero dipendente e gestore. A nulla sono servite le email di risposta agli annunci pubblicati sul Vs.giornale e via web, indirizzati alle varie agenzie per il lavoro, nonostante la mia iscrizione nelle liste di mobilità per le agevolazioni consentite alle aziende.

Persino i miei datori di lavoro, anche se costretti a sopprimere il mio posto, si sono prodigati nell'individuare presso altre loro realtà industriali una possibile collocazione senza alcun esito, in quanto l'iniziativa avrebbe danneggiato soggetti con realtà famigliari più impegnative della mia. E' ovvio che l'imprenditore interessato di oggi, complice la crisi in corso, preferisca il giovane laureato poliglotta, iperinformatizzato, con esperienza (?) da retribuire però come un operaio ante-crisi. Pertanto, le figure professionali toste e collaudate sono meno appetibili in quanto, meno gestibili e meno vantaggiose per l'azienda, specie se piccola.

Questa è la mia storia in sintesi che mi auguro possa, con il Vs. aiuto, stimolare l'interesse di un lettore del Vs. quotidiano disposto ad ascoltarmi, ovviamente senza impegno, per il bene della sua attività.
Sergio

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