Economia

Cerco lavoro: la storia di Serena

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Mi chiamo Ironic Girl, (Serena)
ho conseguito la laurea in Scienze dell’Educazione come educatrice professionale nel 2002. Mi sono dedicata solo allo studio universitario: ho ottenuto votazioni elevate e borse di studio durante il percorso di studi, nonchè la lode in sessione di discussione di tesi.

A 23 anni avevo l’ambito titolo: non ho mai avuto pretese di un lavoro fisso, ma di un lavoro sì. Abito in provincia di Brescia: in città per me lavorare sarebbe più facile, ma con gli stipendi come ci si può permettere un appartamento in zona comoda al lavoro? A parte alcune ore come assistente ad personam nelle scuole (in cui vengono impiegate più persone non qualificate di quelle titolate), o come animatrice nei grest, non ho mai trovato un lavoro (anche diverso dal mio titolo di studio ) che mi permettesse una soddisfacente formazione professionale.

Qualcuno penserà perché ironica? Beh, ho sempre cercato lavoro, ma sempre sempre anche in campi diversi dal mio anche come semplice diplomata.

L’ironia della mia storia sta nel fatto che dai 23 ai 30 anni ai colloqui di lavoro mi dicevano che, essendo laureata, avevano timore ad assumermi, perché avrei potuto rinunciare ad un posto di lavoro per ambizione a qualcosa di più adatto a me.

Da allora sino ad oggi che ne ho 33, il problema è non solo l’età, il titolo di laurea, la crisi che è sempre presente..ma udite udite..Il pericolo, essendo in età fertile, di poter diventare madre! A quei pochi colloqui, che ho avuto la fortuna di sostenere, la domanda prioritaria è stata: “Fidanzata?Sposata?Desidera aver figli nei prossimi due anni?Ne ha di figli?Perchè sa, noi cerchiamo continuità nel tempo..”.

Non mi resta che ridere..Già..Forse molti capi sono stati “fregati” dalle donne, per cui dopo essere state assunte, sono magari rimaste incinte..(come dar loro torto?). Oggi, la possibilità di aver un figlio è vista come minaccia per il posto di lavoro anche se, dopo un certo tot di tempo, c’è il rischio di perderlo..

Ora l’esser volonterosa e la voglia di imparare o altre capacità passano in secondo piano perché c’è prima il problema suddetto: un miracolo della natura visto come pericolo.

Qualcuno ha forse inventato uno strumento che possa predire il futuro sulle nascite?Perchè di questo passo, per quanto mi riguarda, non riuscirò mai a contribuire ad aumentare il tasso di natalità della provincia di Brescia e, oltre alla mortificazione come mancata lavoratrice e futura pensionata, subisco anche quella come donna.
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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