Economia

Cembre cresce e anche la cedola sale a 1,2 euro

I ricavi, a 166,8 milioni, fanno un balzo del 21,7% sul 2010 e del 14% sul periodo pre Covid
Il quartier generale di Cembre, in via Serenissima © www.giornaledibrescia.it
Il quartier generale di Cembre, in via Serenissima © www.giornaledibrescia.it
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Cembre si lascia definitivamente alle spalle le amarezze generate dalla pandemia. Ieri il Consiglio di amministrazione della società bresciana (produttore di connettori elettrici e utensili per la loro installazione) ha dato il via libera ai conti 2021 chiusi con un risultato netto consolidato pari a 25,3 milioni di euro, in salita del 33,4% rispetto a quello del 2020. Lo scorso anno, in aggiunta, i ricavi del gruppo sono cresciuti del 21,7%, a 166,8 milioni. Nel 2021, le vendite del gruppo in Italia, pari a 70,4 milioni, sono salite del 25,8%, i ricavi nella restante parte del mercato europeo risultano in crescita del 23,0%, mentre sui mercati extraeuropei le vendite fanno registrare una crescita del 3,1%.

Lo scenario

«I risultati dell’esercizio 2021 - commenta in una nota l’amministratore delegato Giovanni Rosani - sono migliori sia rispetto a quelli realizzati nell’esercizio 2020 sia rispetto a quelli del 2019. Possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati reddituali, con un utile ante imposte pari al 20,6% dei ricavi ed in crescita del 37,7% rispetto al 2020, e del 27,3% rispetto al 2019». L’imprenditore bresciano, per di più, non nasconde che le prospettive per il futuro restano molto buone, nonostante la delicata fase congiunturale che stiamo vivendo. «Le vendite progressive del gruppo nei primi due mesi del 2022 sono risultate in crescita del 30,1%, pari a 30,2 milioni di euro - puntualizza Rosani -, tuttavia si segnala che il fatturato del mese di maggio 2021 era stato particolarmente elevato (pari a 18,3 milioni di euro), spinto dal recupero post pandemia; quindi si prevede che la crescita delle vendite progressive del 2022 segnerà un incremento meno marcato a partire dal mese di maggio 2022 rispetto alla percentuale di crescita progressiva già fatta segnare a fine febbraio 2022».

L’a.d. di Cembre, inoltre, chiarisce che il gruppo «non registra vendite di importo rilevante verso il mercato russo ed ucraino quindi la perdita di fatturato che può derivare dal conflitto in corso non è significativa. Si può stimare - ribadisce Rosani - che il fatturato consolidato del gruppo Cembre nell’esercizio 2022 sarà in crescita e si prevede un risultato economico positivo».

La cedola

La posizione finanziaria netta consolidata del gruppo di via Serenissima è passata da un saldo positivo di 8,4 milioni di euro a fine 2020 a un saldo positivo di 20,6 milioni al termine dello scorso anno. Di fronte anche a un’ottima posizione finanziaria, il Cda ha quindi deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 1,20 euro per ognuna delle azioni in circolazione (in aumento rispetto ai 0,90 euro dello scorso anno), con l’assise dei soci che dovrà anche deliberare sulla richiesta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie. «Il dividendo proposto - chiude Rosani - corrisponde al 79,4% dell’utile consolidato».

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