Economia

Castellini per il nuovo sito investe 18 milioni

Lavori in corso per lo stabilimento in cui si trasferirà anche l'incubatore Teze Mechatronics. Prefetto in visita al cantiere.
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A proposito del curato don Abbondio, Manzoni scriveva che il coraggio uno non se lo può dare. Ma se si fanno due parole con Fiorenzo Castellini, si scopre che è vero anche il contrario: il coraggio, se lo si ha, non può essere nascosto in un cassetto. Ecco perché, con passione e lungimiranza (ma anche con un pizzico di follia), l'imprenditore che guida la Castellini spa (macchine per la siderurgia) e la TTM (tecnologia laser per taglio e saldatura) di Cazzago San Martino ha investito quasi 18 milioni per la realizzazione di un nuovo sito produttivo. Una scelta dettata dall'esigenza di sviluppo delle aziende del gruppo, ma non solo.

I lavori sono iniziati lo scorso aprile e procedono secondo i programmi. Entro fine anno - dice Castellini con entusiasmo - «lo stabilimento sarà finito e potremo iniziare il trasloco». Ieri il cantiere è stato visitato dal prefetto di Brescia, Narcisa Brassesco Pace, che ha potuto complimentarsi con la famiglia Castellini per il contributo che sta dando al nostro territorio.

Il sito produttivo sorge su un'area di 57mila mq, di cui 17mila destinati al verde. La superficie coperta è di 21.500 mq: 18.500 produttivi, 3mila di uffici. Il gruppo occupa oggi cento persone, nel 2011 ha fatturato 18 milioni, e i ricavi sono decisamente cresciuti lo scorso anno.
Ma i numeri non raccontano fino in fondo alcuna realtà; e per Castellini questa regola vale due volte.
Come il patron Fiorenzo ha spiegato al prefetto, il trasferimento nella nuova realtà è dovuto anche allo sviluppo di Teze Mechatronics, ultima società del gruppo, nata otto mesi fa con l'obiettivo di promuovere nuove realtà imprenditoriali. Ora l'azienda opera nell'attuale sito della Castellini spa ma, dopo la conclusione dei lavori, Teze occuperà una parte significativa dello stabilimento in costruzione.

«Offriamo i servizi degli incubatori di impresa - ha detto ieri Fiorenzo Castellini - ma siamo anche pronti ad entrare con il nostro capitale nelle nuove società; crediamo che gli imprenditori già affermati debbano farsi carico di una responsabilità: dare vita a imprese che creano altre imprese». Naturalmente Castellini si augura di non restare solo: l'iniziativa è aperta all'intervento di altri gruppi industriali, del mondo finanziario e bancario. Nel progetto sono già coinvolti due dipendenti dell'azienda (Marcello Filippini e Andrea Guerra), oltre al professore Rodolfo Faglia, della facoltà di Ingegneria di Brescia.

Alla Castellini sono attualmente «incubate» due imprese, e per altre due l'imprenditore si recherà dal notaio nei prossimi giorni: l'obiettivo è arrivare a dieci nuove aziende entro fine anno, al momento del trasloco. La prima start-up dovrebbe poi lasciare l'incubatore, e camminare con le proprie gambe, due anni dopo la fondazione.

Oltre che funzionale, il nuovo stabilimento - progettato dall'architetto Paola Crescenti, moglie di Castellini - sarà anche bello. «Abbiamo dedicato grande attenzione ai materiali - ha spiegato Crescenti - ma anche al design e al rispetto dell'ambiente». Nella visione filosofica (ma non priva di concretezza) di Fiorenzo Castellini, «oggi la produzione non può essere scollegata dall'estetica». Gli obiettivi sono ambiziosi, ma il coraggio per raggiungerli davvero non manca.

Guido Lombardi
g.lombardi@giornaledibrescia.it

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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