Economia

Calano i fallimenti, 294 società bresciane al capolinea nel 2016

Crollo delle domande di concordato preventivo. Prima udienza dell’anno fissata all’11 gennaio
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Siamo ancora piuttosto distanti dai livelli pre-crisi, anche se nella nostra provincia il trend dei fallimenti si conferma in calo. Nei dodici mesi che ci siamo lasciati alle spalle, 294 società bresciane sono giunte al capolinea: 23 in meno rispetto alle 317 del 2015 (-7%) e, soprattutto, 98 in meno (-25%) rispetto alle 392 del 2014 quando al Palagiustizia si era registrato - non senza amarezza - l’anno record dei fallimenti.

Il dato bresciano è in linea con quello nazionale. Basti leggere l’ultima relazione pubblicata dall’osservatorio Cerved - tra le più grandi agenzie di rating europee con una banca dati di primo livello - dove emerge che in Italia, nei primi nove mesi del 2016, vi è stata una frenata dei fallimenti nella misura del 6%.

Nell’ambito delle procedure concorsuali, inoltre, anche nella nostra provincia si è verificato lo scorso anno un crollo dei concordati preventivi: sono 11 le società bresciane finite nello specifico registro del Tribunale contro le 37 del 2015. Un fenomeno in gran parte motivato dalla recente riforma della legge fallimentare, che prevede criteri più «severi» per chi intende fruire dei «benefici» del concordato. In ordine temporale, l’ultima realtà bresciana ammessa a questa speciale procedura concorsuale nel 2016 è la Calzificio Prisco, società di Lograto che peraltro si avvalerà del concordato con la formula della «continuità aziendale».

Nell’elenco dei fallimenti, invece, il mese di dicembre si è chiuso con la pubblicazione di otto sentenze. Tra queste rientra la Servizi Tv di Roncadelle, controllata dalla lussemburghese Telemarket e che la scorsa estate aveva intrapreso - evidentemente senza successo - la strada del concordato preventivo. 

Sempre prima di Natale, i giudici bresciani hanno decretato anche il dissesto della Edizioni di storia bresciana, società a responsabilità limitata che fa capo al senatore Riccardo Conti e che ha come oggetto sociale «l’acquisto e detenzione di partecipazioni non nei confronti del pubblico». Per il momento, il 2017 si è aperto senza altre novità: la prima udienza in Tribunale è stata comunque fissata per mercoledì 11 gennaio.

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