Economia

Buffoli crea un polo dell’innovazione: BlueTechHub è la fabbrica del futuro

Investimento di 4,5 milioni: oggi e domani il taglio del nastro con il convegno sulla de-globalizzazione
Edoardo e Francesco Buffoli, alla guida di Buffoli Industries - © www.giornaledibrescia.it
Edoardo e Francesco Buffoli, alla guida di Buffoli Industries - © www.giornaledibrescia.it
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Un luogo dove aggregare competenze e creatività; dove contaminare l’innovazione e la tecnologia, con l’obiettivo di massimizzare il valore. Benvenuti in BlueTechHub, la fabbrica del futuro firmata Buffoli Industries, che verrà inaugurata oggi e domani in via Ferrini a Brescia.

«Un polo ad alta concentrazione di tecnologia, ma soprattutto una straordinaria opportunità di simbiosi industriale nella quale potranno essere coinvolte molte iniziative legate all’innovazione», spiega Francesco Buffoli.

Nel polo troveranno sede molte delle realtà sinergiche che compongono il gruppo bresciano. L’investimento è importante: 4,5 milioni di euro per la ristrutturazione dell’area da 15mila metri quadrati a Nord della città (sono circa 8.000 mq coperti, di cui quasi 5.000 già operativi) e distanti poco più di 400 metri dallo storico quartier generale di via Stretta.

La storia

Fondata nel 1952 dall’ingegner Mario Buffoli come «ufficio tecnico di progettazione», la società inizia poco più tardi a produrre presse per lo stampaggio di viti e bulloni. Negli anni la Buffoli si specializza nella produzione di macchinari multi-mandrino, transfer che adottano soluzioni uniche, spesso brevettate, macchinari che forniscono un vantaggio competitivo alla clientela grazie alla combinazione di alta produttività, efficienza e versatilità.

Ad imprimere un’evoluzione al progetto sono oggi i figli del fondatore, Edoardo e Francesco, che con Buffoli Industries creano un vero e proprio polo in grado di aggregare competenze e professionisti nell’automazione, nell’assemblaggio, nella logistica, ma anche nel controllo numerico, nelle applicazioni software, nel cloud computing e Internet of Things. Una realtà che vale oltre 30 milioni di euro di fatturato (nel 2021 solo la Buffoli Transfer segna ricavi per circa 23 milioni) e 180 dipendenti (un centinaio quelli che fanno capo all’area transfer a Brescia)

La radiografia

La società Buffoli Transfer, oggi è presente con filiali in Nord America, Shangai e Germania; è affiancata dalla Buffoli Meccanismi, realtà specializzata in accessori e servizi per macchine utensili (caricatori barre, sistemi di pallettizzazione etc). Poi ci sono Intermach Service di Vicenza, che svolge attività di servizio e revisioni per macchine tradizionali; dal 2021 la startup Advance Robotic (partecipata al 50% da Buffoli e al 50% da Danilo Verzeletti) che si occupa di sistemi di robotizzazione e robotica applicata; la Electro Engineering (40% Buffoli, 60% fratelli del Bono) specializzata in controllo numerico, hardware e software per macchine e impianti; e ancora la startup 3D Evolve, che progetta e realizza stampanti 3D e sistemi e servizi di scansione; infine CloudBits Solutions (50% Buffoli, 50% Francesco Francesconi), specializzata in software e hardware per la realtà virtuale ed aumentata. Infine la partnership con Twins, società di Villa Carcina che produce macchine di assemblaggio e riempimento.

Oggi e domani, in occasione del 70mo anno di attività, la due giorni di eventi per l’inaugurazione del polo di via Ferrini. Sabato mattina la tavola rotonda dal titolo «2022 spartiacque della de-globalizzazione: tendenze, rischi e opportunità»: interverranno Alessandro Marini, esperto di tecnologie digitali a supporto del manifatturiero; l’on. Patrizia Toia; il prof. Giuliano Noci; il prof. Carlo Alberto Carnevale Maffè; il rettore Maurizio Tira; il prof. Marco Nicolai.

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