Banca Santa Giulia, Marco Bonometti confermato presidente

Piccole banche crescono, rifuggendo dal gigantismo, attente al territorio ed al rapporto personale con il cliente che – come insegnavano gli agenti di cambio di un tempo – ad arrivare è lento come una lumaca e ad andarsene svelto come una lepre. Banca Santa Giulia, giunta al suo sedicesimo anno di presenza sul mercato bresciano del credito (sede a Chiari e filiali a Chiari, Brescia e Bergamo con 16 dipendenti ), presieduta dall’ingegnere Marco Bonometti e diretta da Fausto Pavia (che quando nel 2009 arrivò a Chiari dovette confrontarsi con una raccolta di 8 milioni – oggi a 387 – e sei di impieghi, oggi a 296), ha presentato i conti del 2024, chiusi con un utile netto di 5,4 milioni, allineato con quello del 2023 «risultato di bilancio – commenta Bonometti – secondo le aspettative, con un consolidamento del trend che era previsto nel piano strategico»
La banca distribuirà agli azionisti dividendi per 1,8 milioni «risultato di grande valore - commenta - che consolida il ruolo del nostro istituto come partner al quale il territorio può fare sicuro riferimento». La cifra distintiva dell’incontro è che il piccolo è sempre bello, e che il piccolo rimarrà tale, con ciò intendendo che ci sarà «una crescita controllata», aggiungendo che «in questo momento di grosse aggregazioni nel mondo bancario, continueremo a trovare ed a difendere – ha precisato Bonometti – il nostro spazio, dedicato ad imprese e famiglie. L’andamento del primo trimestre di quest’anno ci dà ragione».

I numeri
L’esercizio chiuso a dicembre ha presentato un margine di intermediazione di 11,9 milioni (nel 2023 era 11,797 mln), una raccolta diretta in crescita del 10,45% a 387,2 milioni, impieghi ai clienti per 206,435 milioni e sofferenze nette sui crediti netti allo 0,18%, mentre i crediti deteriorati lordi ammontano a 4,076 milioni contro i 2,473 milioni del 2023. L’incidenza dei deteriorati sugli impieghi totali del 2024 è stata dell’1,95% rispetto all’1,31% del 2023. Il roe è stato nel 2024 del 9,26% (10,76% nel 2023).
La continuità caratterizza la composizione della governance: conferme dall’assemblea per Marco Bonometti alla presidenza, per Daniela Grandi alla vice presidenza e nel consiglio per Maria Chiara Franceschetti, Anna Pensante, Stefano Allocchio (cfo di Omr), Massimiliano Bontempi, Paolo Raffaele Streparava e Giuseppe Masserdotti. La rappresentanza di genere nel cda della banca si è consolidata con la nomina del notaio Alessandra Ambrosetti, mentre tutti componenti sono espressione di un mondo imprenditoriale al quale i consiglieri fanno riferimento. Presidente del comitato esecutivo è Max Bontempi. Il patrimonio della banca a dicembre ammontava a 58,745 mln, nel 2023 erano 54,1.
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