Economia

Brescia al passo con l'Europa su marginalità e innovazione

La manifattura bresciana è al passo con l'Europa grazie a un tessuto produttivo altamente performante sotto il profilo di crescita e redditività
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Brescia Regeneration 2 | Marginalità e innovazione
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Secondo la ricerca realizzata da Confindustria Brescia e Promoteia in collaborazione con l'Università degli Studi di Brescia (#BresciaRegeneration), la nostra provincia si colloca a metà del ranking relativo al pilastro di analisi preso a riferimento.

«Industria e innovazione» è uno dei pilastri indagati dalla ricerca  in cui il nostro territorio ottiene il posizionamento migliore, grazie a una manifattura caratterizzata da un tessuto produttivo altamente performante sotto il profilo di crescita e redditività, con un’elevata propensione agli investimenti e risultati di eccellenza in termini di produttività del lavoro.

All’opposto, l’indicatore complessivo è penalizzato da punteggi inferiori alla media in termini di equilibrio finanziario e, soprattutto, per un gap rilevante sul versante dell’innovazione formalizzata.

Punti di forza. La manifattura bresciana si colloca ai primi posti tra le aree analizzate, sia in termini di crescita del fatturato, sia di marginalità delle vendite. In particolare, l’evoluzione dei livelli di attività evidenzia per Brescia una maggiore vivacità rispetto alla media dei «peer» nazionali ed europei, un’extra-crescita maturata soprattutto negli anni recenti.

Restringendo l’orizzonte temporale agli anni tra il 2017 e il 2019 il tasso di crescita del manifatturiero bresciano si colloca su livelli medi annui superiori al 6%, di poco inferiori al 6,4% del Cheshire che guida la graduatoria. Performance cui si affianca un Ebitda altrettanto solido.

Investimenti. In questi anni le aziende del territorio si sono caratterizzate per l’elevata propensione agli investimenti, favorita, tra l’altro, da un miglioramento diffuso delle condizioni di accesso al credito e dal generalizzato rafforzamento del tessuto manifatturiero.

Le stime sugli investimenti in capitale fisso (al netto dei relativi disinvestimenti) segnalano un’intensificazione delle politiche di investimento (ben visibile negli anni dal 2014 al 2018) della manifattura bresciana, che ha interessato la maggior parte dei settori produttivi, alimentata da un’accelerazione del processo di adeguamento tecnologico di tutte le attività aziendali. Tale accelerazione ha trovato sostegno in specifiche misure di incentivazione (.. super e iper ammortamenti) messe in campo dal legislatore.

È con i brevetti che Brescia risulta sotto la media. Nonostante gli sforzi innovativi (di prodotto e di processo) realizzati dalle imprese bresciane, c’è ancora tanta strada da compiere per quanto riguarda la messa in campo di azioni a protezione di tali innovazioni, attraverso lo strumento di tutela più rilevante: il brevetto.

La provincia di Brescia sconta un divario significativo per quanto riguarda l’intensità brevettuale che, tuttavia, non implica una minore spinta innovativa delle imprese che vi operano. La scarsa propensione al brevetto è perlopiù riconducibile a un certo gap culturale (riscontrabile su tutto il territorio ), a sua volta legato alle piccole dimensioni delle aziende e, di conseguenza, a questioni di costi della procedura di brevettazione o a fattori connessi alla volontà di celare il know-how.

La ricerca evidenzia che, in un contesto di scarsa propensione all’innovazione formalizzata, lo stock di brevetti della provincia bresciana si caratterizza per un numero di brevetti riconducibili a tecnologie «green» superiore alla media nazionale. Sono quelle definite dall’Ocse sulla base della classificazione internazionale dei brevetti (Ipc), ovvero: gestione ambientale, con invenzioni legate all’abbattimento dell’inquinamento aria/acqua, gestione rifiuti; tecnologie sull’acqua, conservazione e/o disponibilità; mitigazione cambiamento climatico: include tutte quelle invenzioni volte a ridurre il cambiamento climatico.

L'indebitamento. Nella media dell’ultimo decennio le imprese bresciane evidenziano una propensione all’indebitamento finanziario più elevato rispetto ai territori competitor. Il leverage medio della manifattura provinciale nel 2011-2019 è pari a 2 punti, in linea con i peer nazionali, ma doppio rispetto ai best performer in Alsazia, Paesi Baschi e Catalogna. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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