Economia

Bossoni scommette sull’auto usata: nuovo centro a Rezzato

Acquistato l’ex stabilimento che oggi è sede dell’archivio dell’Ospedale Civile Investimento di 4 milioni
I fratelli Bossoni scommettono sull'usato - © www.giornaledibrescia.it
I fratelli Bossoni scommettono sull'usato - © www.giornaledibrescia.it
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Il Gruppo Bossoni, nato nel 1987 a Orzinuovi su iniziativa del presidente Giacomo Bossoni oggi 86enne, compie trent’anni e si «regala» una nuova sede acquistando l’ex stabilimento Sheratonn a Rezzato (che oggi è a Bagnolo), ancora per alcuni mesi occupato in locazione dall’archivio dell’Ospedale Civile che lo lascerà a novembre ed a cui subentrerà il nuovo Centro dell’usato confinante con la concessionaria bresciana (una delle sedici tra Brescia, Cremona e Mantova con 12 marchi e 400 collaboratori) e le cui dimensioni saranno per Brescia la vera novità.

La struttura, che si sviluppa su 21mila metri d’area, di cui diecimila coperti compreso il deposito, ha richiesto un investimento di circa 4 milioni di euro di cui tre per l’immobile, occuperà 10 persone e sarà diretto da Massimo Agoni, oggi responsabile in Bossoni della sede Volvo di via Triumplina.

Il modello che il Gruppo Bossoni porta a Brescia è quello già sperimentato in alcune grandi città italiane (che a sua volta l’hanno ripreso da collaudate esperienze statunitensi). «Per la nostra provincia sarà una proposta nuova, all’interno della quale proporremo vetture usate, aziendali, "chilometri zero" di tutte le marche e per tutte le capacità di spesa - spiega Mauro Bossoni, amministratore delegato della società - andando a posizionarci su un mercato che è molto più stabile rispetto a quello del nuovo e che in Italia vale più del doppio, superando i quattro milioni di pezzi, mentre il nuovo non arriva a due milioni nonostante tutte le forzature esercitate con i cosiddetti chilometri zero».

«Un mercato al quale cui vogliamo dare molteplicità di offerta ed anche stabilità - aggiunge Mauro Bossoni - partendo dal presupposto che la legge impone ai concessionari il rilascio di una garanzia certa». Condizione che nelle transazioni tra privati (tra i quali si genera il 50% degli scambi di usato) spesso non c’è; ma attenzione ad una sentenza della Corte d’Appello di Roma emessa a giugno: la clausola «vista e piaciuta» inserita nel contratto esonera il venditore dalla garanzia per i vizi riconoscibili con la normale diligenza e non taciuti in mala fede, ma non anche per i vizi di natura occulta che non potevano in alcun modo essere verificati prima dell’acquisto, come nell’ipotesi del funzionamento del motore.

Quella che in autunno partirà a Brescia è anche una sfida al web dove è in vendita, in soli 360 siti, più di un milione di auto.

Qualche numero aiuta a meglio comprendere l’investimento che si basa su un mercato importante (incalcolabile l’usato invenduto a Brescia, parcellizzato tra concessionarie, saloni e piccoli rivenditori): in Italia da gennaio a luglio di quest’anno i trasferimenti di auto usate sono stati 2,7 milioni, le immatricolazioni di auto nuove 1,2 milioni, di cui 22.569 a Brescia con 2.039 Fiat, 2.123 Volkswagen, 1.894 Renault, 1.653 Ford, 1.070 Gm e 1.007 Mercedes).

Quante saranno i modelli usati esposti a Rezzato? «Pensiamo di arrivare a cinquecento: quanto alla formula della proposta (per marchio, prezzo, età, cilindrata - conclude Bossoni - sarà una sorpresa per chi verrà a visitarci».

 

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