Galà dei Bilanci, quali sono le 6 aziende bresciane premiate
Sul palco del Teatro Grande di Brescia, in occasione del Galà dei Bilanci, sono saliti i rappresentanti di sei società bresciane che nell’ultimo triennio si sono distinte per crescita, redditività e solidità, e che per questo sono state premiate (qui potete rivedere la serata).
I loro bilanci, così come quelli di un altro migliaio di aziende, sono stati analizzati nell’inserto presentato nel corso del Galà, disponibile da venerdì 29 novembre sia in edicola che online (qui l’accesso al portale).
Able Tech (Lonato del Garda)

Torna a conquistare per il terzo anno consecutivo il podio della categoria delle aziende più «piccole», vale a dire quelle con un fatturato al di sotto dei 25 milioni euro, la software house gardesana Able Tech. Si tratta di una realtà all’avanguardia specializzata nella gestione elettronica dei documenti, del work flow & process management, della fatturazione elettronica e della conservazione a norma, complice la realizzazione di ARXivar, la piattaforma di Information & Process Management più diffusa in Italia, facilmente integrabile con differenti gestionali e disponibile per qualunque tipo di device.
Nel corso dell’esercizio 2023, l’azienda di Lonato del Garda fondata da Claudio Vigasio ha messo a segno risultati davvero importanti: il fatturato ha toccato quota 24,5 milioni di euro (nel 2022 erano stati 22), un Ebitda di 14,5 milioni ed un utile a quota 10,2 milioni, in netta crescita sui 7,6 dell’esercizio precedente. Il rapporto di indebitamento è stato dello 0,6% mentre il Roi ha toccato il valore del 60%. Oggi conta 21 anni di esperienza, oltre 150 persone dedicate a ricerca e sviluppo e consulenza, più di 4 mila aziende clienti con piattaforma ARXivar e oltre 55.000 clienti per i servizi in outsourcing IX. L’azienda vanta anche una ARXAcademy realizzata per consentire ai business partner e ai clienti l’accesso a un percorso formativo strutturato.
Biogei Cosmetici (Pian Camuno)

A realizzare ottime performance nella categoria di imprese con fatturato sotto il 25 milioni di euro è Biogei Cosmetici di Pian Camuno, classificatesi nelle prime posizioni anche nelle passate edizioni. La società nata nel 2014 dalla passione per il mondo della cosmetica dei suoi fondatori, Maria Grazia Adorno ed il marito Giuseppe Giovanelli, è oggi punto di riferimento per la creazione di formulazioni esclusive e per lo sviluppo di soluzioni personalizzate e tailor made: negli anni ha avuto una crescita vertiginosa, grazie all’impennata del commercio online e grazie anche alla collaborazione con Cristina Fogazzi, la celebre «Estetista cinica», i cui prodotti a marchio VeraLab sono in gran parte realizzati a Pian Camuno da Biogei.
Nel corso del 2023 ha realizzato un fatturato di 15,5 milioni (erano 13,7 nel 2022), un Ebitda di 7,6 milioni ed un utile di quasi 5,5 milioni: il rapporto di indebitamento è stato dello 0.2% ed il Roi del 33,6%. Non sono mancati gli investimenti: nel 2023, ha investito oltre 200 mila euro in progetti di ricerca e sviluppo ed ulteriori 600 mila euro per completare il nuovo fabbricato produttivo, installare pannelli fotovoltaici ed acquisire macchinari. Senza dimenticare l’internazionalizzazione, in particolare al Medio Oriente: nel 2023 ha ottenuto la certificazione Halal per i mercati islamici e ora sbarca in Arabia Saudita.
Nordival (Rovato)

La Nordival di Rovato si piazza al primo posto della categoria delle imprese con un fatturato tra i 25 ed i 50 milioni annui: nel 2023 ha realizzato ricavi per ben 45,33 milioni un Ebitda di 16, 5 milioni ed un utile di quasi 8 milioni, con un rapporto di indebitamento allo 0,1% ed un Roi al 27,6%. Nordival Svagelok Italia, guidata da Cristiana Bosetti e leader nel settore dei sistemi fluidodinamici, distribuiti in Italia e in un’altra dozzina di Paesi (soprattutto nell’Europa del Sudest e in Turchia) per conto della multinazionale Usa Swagelok, ha avuto una crescita costante negli anni (basti pensare che solo nel 2022 il fatturato era fermo a 37 milioni, e registra in 13 mesi una impennata di quasi 25 punti), sia sul mercato interno, che rappresenta a oggi circa l’85% del business, soprattutto per i semiconduttori, che su quello estero, che si concentra soprattutto sulla Turchia (10%, con numeri interessanti sul fronte dell’automotive) e nell’Europa del Sud appunto. Proprio per sostenere questa crescita costante, Nordival ha inaugurato l’anno scorso una nuova sede, totalmente green e sostenibile, con spazi raddoppiati (si estende su un’area di 7mila mq, con una superficie complessiva di 3.145 mq) ed un magazzino di ultima generazione. La società si era accaparrata l’Oscar dei Bilanci anche nel 2021.
Vaia Car (Calvisano)

Conquista il secondo gradino del podio della categoria delle imprese «medie», vale a dire quelle con fatturato compreso tra i 25 ed i 50 milioni, Vaia Car di Calvisano, società da 50 anni attiva nel settore della produzione di macchinari e attrezzature per il settore industriale e ferroviario. Fondata dallo scomparso Bruno Vaia, la società per azioni dell’omonima famiglia cura tutte le fasi del processo produttivo, dal progetto alla lavorazione meccanica e dai controlli dimensionali al montaggio e al collaudo, il tutto ponendo attenzione alle nuove tecnologie da un lato ed al cliente dall’altro, nel rispetto di tutte le normative di sicurezza e tutela dell’ambiente. Ed investendo ogni anno in risorse umane ed innovazione.
Nel 2023 la società di Calvisano ha realizzato ricavi per 26,25 milioni, un Ebitda da 11,4 ed un utile di poco più di 11 milioni. Il tasso di indebitamento tocca lo 0,2% mentre il Roi è a quota 14,5%. Impulso alla crescita di Vaia Car è stato fornito dall’apertura alle nuove frontiere del settore ferroviario, in costante evoluzione: l’azienda ha infatti un po’ fatto la storia di questo comparto, progettano sistemi e macchinari all’avanguardia che vanno dai caricatori strada-rotaia ai sistemi di diagnosi dei binari sino ai carrelli, ai locomotori. Complice l’acquisizione nel 2017 di New Sorema Ferroviaria, realtà specializzata nel ferroviario.
Eural Gnutti (Rovato)

A conquistare la prima posizione nella categoria «big», vale a dire quella relativa alle aziende con fatturato superiore ai 50 milioni, c’è la Eural Gnutti di Rovato, storica realtà dell’omonima famiglia Gnutti (oggi alla terza generazione) che dal 1968 produce semilavorati in alluminio ed è oggi un riferimento mondiale del proprio settore.
Nel corso del 2023 ha realizzato un fatturato di 310,9 milioni, un Ebitda di 88,7 milioni ed un utile di quasi 58 milioni. Il rapporto di indebitamento è stato dello 0,2% mentre il Roi del 26,6%. La crescita di Eural, del resto, è sempre stata costante nel tempo. Basti pensare che il primo capannone di Rovato copriva un’area totale di 15 mila mq, oggi questo colosso dell’alluminio ricopre un’area di 400 mila mq di cui 70 mila coperti. Oltre alla sede di Rovato, la Eural Gnutti conta anche un impianto di produzione per billette a Pontevico, impianto in funzione dal 1985. Il sito produttivo è il risultato di una lunga esperienza e di una continua evoluzione nell’attività di fusione di leghe di alluminio da lavorazione plastica. Le billette, prodotte per lo stesso fabbisogno aziendale, alimentano le presse di estrusione per barre – basate sul metodo di estrusione inversa – dell’impianto di produzione situato a Rovato, in una perfetta interazione dei vari reparti aziendali.
Cembre (Brescia)

A guidare la classifica delle realtà con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro c’è ancora una volta la bresciana Cembre, da oltre 50 anni attivo nella progettazione e produzione di soluzioni per la connessione e la terminazione di conduttori elettrici (connettori, capicorda, utensili per la loro installazione, pressacavo), con l’aggiunta di una ampia famiglia di prodotti per l’installazione e la manutenzione su impianti fissi e rotabili in ambito ferroviario.
La società è quotata in Borsa e conta, oltre alla sede di Brescia, ben altre 5 filiali (Regno Unito, Francia, Spagna, Germania, Usa) indispensabili per coprire i mercati dell’Europa occidentale da un punto di vista commerciale e di supporto e per presidiare il mercato americano. Nel 2023 la holding guidata dal presidente Giovanni Rosani ha realizzato un fatturato di 222,5 milioni, con un Ebitda di 66,8 milioni ed un utile di 40,8 milioni: il rapporto di indebitamento si è attestato sullo 0,2 mentre il Roi a quota 21,7%. Nel corso del 2024 Cembre, che non rinuncia mai a crescere ed investire, sta portando a termine l’iter per la costituzione anche di due società commerciali a Shanghai (Cina) e a Eindhoven (Paesi Bassi), così da creare una presenza diretta del gruppo sui rispettivi mercati e servire in maniera più capillare il mercato locale di riferimento.
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