Economia

Bialetti, crescono le vendite e torna all’utile

Il presidente Ranzoni: «Nei primi due mesi del 2022 registrati segnali incoraggianti»
Bialetti, il monte ricavi ha raggiunto quota 147,5 milioni - © www.giornaledibrescia.it
Bialetti, il monte ricavi ha raggiunto quota 147,5 milioni - © www.giornaledibrescia.it
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Bialetti torna all’utile nel 2021, chiudendo l’esercizio con un risultato netto positivo per 5,7 milioni di euro (il bilancio 2020 riportava una perdita di 10,5 milioni) su ricavi cresciuti del 17,4%, a quota 147,5 milioni. L’ebitda del gruppo di Coccaglio migliora dell’1% a 24 milioni, mentre quello normalizzato è cresciuto del 21,8% a 16,28 milioni. Al 31 dicembre dello scorso anno, inoltre, l’indebitamento finanziario netto di Biletti era di 79,4 milioni dai 96,6 milioni di fine 2020.

«Il nostro gruppo nel corso del 2021 ha finalizzato la sottoscrizione del nuovo accordo di ristrutturazione del debito e ha reagito all’emergenza attraverso le proprie competenze e la propria visione di crescita e sviluppo, concludendo più che positivamente un anno complesso - scrive il presidente Francesco Ranzoni in una nota ufficiale -. Seppur all’interno di un contesto macroeconomico soggetto ad alta volatilità, in particolare per quanto riguarda i costi di approvvigionamento delle materie prime e le forniture legate all’energia - aggiunge -, le evidenze gestionali dei primi due mesi del 2022 mostrano segnali incoraggianti per quanto riguarda l’andamento del fatturato e della redditività, in linea con gli obiettivi strategici dell'azienda».

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Gli amministratori di Bialetti, per di più, ritengono «superate» le incertezze che mettevano in dubbio la capacità di continuare a operare col presupposto della continuità aziendale fatta eccezione per la capacità «di raggiungere gli obiettivi del nuovo piano e di rispettare i covenant finanziari definiti nel nuovo accordo di ristrutturazione» e per il «perfezionamento della procedura di dismissione Bialetti (che consenta il rimborso dell’indebitamento finanziario esistente), ovvero il rifinanziamento del medesimo».

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