Economia

Bellavista, Moretti e Vezzoli si separano dopo 40 anni

Il patron e l’enologo hanno annunciato la fine della loro collaborazione dopo quattro decenni passati in vigna insieme
I protagonisti Vittorio Moretti e l’enologo Mattia Vezzola - © www.giornaledibrescia.it
I protagonisti Vittorio Moretti e l’enologo Mattia Vezzola - © www.giornaledibrescia.it
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«Si conclude qui il mio tempo in Bellavista». Con una nota congiunta, l’enologo Mattia Vezzola e il patron del Bellavista, Vittorio Moretti, hanno annunciato la fine della loro collaborazione dopo quarant’anni passati in vigna insieme.

«Quarant’anni meravigliosi - ha ammesso Moretti - in cui non solo abbiamo fatto vini straordinari e creato un brand riconosciuto a livello mondiale, ma abbiamo costruito una grande azienda, con persone eccezionali al nostro fianco, supportati da un profondo rapporto di stima e di amicizia che ci lega».

In questi quarant’anni, confermano da Erbusco, Moretti e Vezzola hanno percorso con determinazione la via dell’eccellenza. Hanno scelto di far crescere Bellavista nella convinzione che la viticoltura sia alla base di una grande azienda di vino; hanno costruito idee, coinvolto donne e uomini di grande valore; hanno disegnato il paesaggio e hanno realizzato, con le altre aziende franciacortine, un territorio unico nel suo genere. La figlia di Vittorio Moretti, Francesca, enologa, è già alla guida del team di cantina che darà continuità allo stile della casa. Spetterà a lei e all’amministratore delegato di Holding Terra Moretti, Massimo Tuzzi, dal 2019 anche Ceo di Terra Moretti Vino, la decisione sul futuro dell’etichetta bresciana.

«Auguro a tutti quelli che mi hanno accompagnato in questa avventura di continuare a percorrere la strada tracciata, di perseverare nel sostenere la filosofia che ha consentito a Bellavista di divenire ciò che è» chiosa Vezzola. «Mattia è un grande professionista - chiosa Moretti -, uno dei primi a capire le potenzialità della Franciacorta e ad intuire che la forza delle nostre bollicine risiedeva nei suoli, nei microclimi, nelle vigne di questa terra. Bellavista gli deve molto, ma anche tutta la Franciacorta».

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