Economia

Barone Pizzini, con il biologico fa il botto

La Barone Pizzini di Provaglio d'Iseo, prima a credere nel biologico, ha incrementato i ricavi del 12,55%
  • La cantina della Barone Pizzini
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Sono in continua crescita i numeri di Barone Pizzini, l’azienda vitivinicola di Provaglio d’Iseo, prima in Franciacorta a credere nel biologico, guidata dall’a.d. Piermatteo Ghitti e dal direttore generale Silvano Brescianini.

Il bilancio 2015 evidenzia per la prima volta ricavi superiori ai 5 milioni di euro, con un incremento del 12,55% rispetto all’anno precedente. L’utile netto, dopo le imposte, è stato di 62.000 euro, contro i 27.500 del 2014, destinato in parte a riserva e in parte per un bonus riconosciuto, per il secondo anno consecutivo, ai 15 dipendenti. Il 2015 dell’azienda si è contraddistinto per la vendita di tutti i Franciacorta Docg prodotti (290.000 bottiglie) e per un incremento dei ricavi derivanti anche dalle due tenute di proprietà nelle Marche e in Toscana (+9%).

La vendita complessiva del gruppo ha totalizzato 616.000 bottiglie. L’export, su cui l’azienda di Provaglio sta puntando con decisione, vale il 15% delle vendite. Ma gli obiettivi sono ambiziosi. «Io sono un ottimista - ha affermato Brescianini, che è anche vicepresidente del Consorzio Franciacorta e numero due in Coldiretti Brescia - e credo decisamente che possiamo raggiungere il 30% dei ricavi da export entro tre anni».

 

 

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