Economia

Banca Valsabbina rileva il 9,9% della fintech Prestiamoci

L’istituto bresciano ha aderito all’aumento di capitale sociale dell’innovativa realtà
Hermes Bianchetti di Banca Valsabbina - © www.giornaledibrescia.it
Hermes Bianchetti di Banca Valsabbina - © www.giornaledibrescia.it
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Banca Valsabbina, nell’ambito di un’operazione di aumento di capitale, annuncia l’acquisizione di una partecipazione pari a circa il 9,9% di Prestiamoci, innovativa piattaforma fintech di social lending (prestiti tra privati online), attiva da oltre 10 anni in Italia. L’operazione, sottolinea una nota, ha previsto la sottoscrizione da parte della banca bresciana, particolarmente attenta alle innovazioni del settore, di parte dell’aumento di capitale deliberato dalla fintech, anche funzionale a sostenere il rafforzamento e la crescita dell’azienda, nell’ambito di un percorso di continuo efficientamento tecnologico.

Prestiamoci, società finanziaria autorizzata e vigilata da Banca d’Italia, attraverso l’omonimapiattaforma di proprietà, è una fintech che opera nel settore del peer-to-peer lending (prestiti tra pari). In particolare Prestiamoci gestisce un marketplace (mercato online) di finanziamenti personali fra privati, promuovendo il prestito tra persone all’interno di un unico luogo virtuale dove si incontrano soggetti che presentano progetti da finanziare e soggetti che intendono investire parte delle proprie disponibilità in progetti di loro interesse.

«Il mercato è in continua evoluzione ed il fintech sta contribuendo in modo importante ai cambiamenti in atto - commenta Hermes Bianchetti, responsabile divisione Business di Banca Valsabbina -. Già da tempo affianchiamo Prestiamoci nel soddisfare le proprie esigenze di funding, recentemente abbiamo pertanto valutato la possibilità di contribuire al rafforzamento patrimoniale della società, tra i leader italiani nel finanziamento Fintech a privati. Come Banca stiamo proseguendo nell'ambito di un percorso strategico delineato, che si basa su innovazione e modernizzazione del business, assicurandone adeguata diversificazione».

 

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