Economia

Arredamento, Mazzoli apre una nuova sede a Torbole Casaglia

L’azienda produce dal 1969 poltroncine e sedute per i teatri di mezzo mondo. Il 2023 parte in crescita
Alfredo Mazzoli con la poltrona Rolling dotata di ruote - © www.giornaledibrescia.it
Alfredo Mazzoli con la poltrona Rolling dotata di ruote - © www.giornaledibrescia.it
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Se la cultura bresciana negli ultimi anni è stata più comoda e confortevole, lo si deve alla Mazzoli srl di Torbole Casaglia che ha prodotto le poltroncine e le sedute dei due principali teatri cittadini oltre che di altre sale pubbliche in provincia come a Montichiari, Leno, Capriolo, Manerbio e Rovato, ma anche in città come Torino e Bergamo, insieme ad auditorium in Brasile, Svizzera e Azerbaijan.

L’azienda, nata nel 1969, nel 2023 si è «regalata» una nuova sede di 3200 mq in via Ghidini, che ospita non solo gli spazi produttivi ma anche l’esposizione degli arredi imbottiti made in Italy che hanno reso il brand noto in tutto il mondo, con altri tre show-room: a Brescia, Nizza e Cannes in cui sono esposti anche mobili e arredi. Una decina i dipendenti, e un fatturato «che per il 2023 si stima in crescita a 4 milioni di euro».

A guida dell’impresa Alfredo Mazzoli, con uno dei suoi figli, Giuseppe, come consulente che si occupa del settore contract, ossia delle grosse forniture come ad alberghi, ville di lusso e teatri.

La nascita in un garage

E pensare che tutto era partito da un «garage, sotto casa, in via Divisione Acqui, in città - racconta il signor Alfredo, 77 anni solo all'anagrafe -. Eravamo io e mio fratello Giuseppe, entrambi giovanissimi. Lui aveva cominciato come rappresentante di una ditta di mobili di Parma, io a Parma avevo iniziato l’università. Quella azienda aveva molte richieste e così abbiamo iniziato anche noi a fare divani, nel nostro garage. E siamo partiti in quarta».

Alfredo Mazzoli abbandona gli studi per dedicarsi solo agli imbottiti, e in due anni il garage diventa insufficiente e i fratelli Mazzoli si spostano prima in via Rose e poi a Castelmella, con un numero di dipendenti che arriva fino a 80, e una vasta diffusione sui mercati esteri.

Lo sbarco negli Usa

Tutto va a gonfie vele fino al 1976. «Quell’anno terribile - continua Alfredo Mazzoli -, mio fratello muore. E io mi ritrovo da solo. Forse per disperazione vado negli Stati Uniti, a Los Angeles, dove comincio a rifornire un grossista di lì, producendo meno ma con più qualità».

Gli anni che vanno dal 1980 al 1990 - tra alti e bassi - sono davvero ruggenti per la società che approda anche al mercato francese diventando per dieci anni produttrice per il marchio Roche Bobois. Con alterne vicende, Alfredo Mazzoli apre in Canada, in Brasile e in Marocco (diventando fornitore del re), ma negli anni Novanta ripiega sull’Europa: Francia, Germania e Gran Bretagna oltre che Italia e Svizzera.

«È in questi anni che inizio a pensare alle sedute per la collettività - spiega -. Riesco a vincere l’appalto con gli architetti Berlucchi e Job per il teatro Sociale, poi rinnovo anche il Grande, trasformando, tra le altre cose, le panche di legno del loggione in seggioline comode, rifacendo platea e palchi, occupandoci anche dei rivestimenti con tessuti in fibre ignifughe; poi via con altre sale». Nel 2002 la produzione si sposta da Castelmella a Torbole Casaglia in via Cavallera, fino all’inizio di quest’anno, quando apre la nuova sede di via Ghidini, «che rispecchia la grinta e la passione che ci guidano da oltre cinquant’anni».

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