Aprire un biglietto d'auguri non è mai stato così magico
Aprire un biglietto d’auguri non è mai stato così sorprendente ed emozionante. La carta prende forma. Anzi, le forme più diverse. Ed esplode la magia. Una forma di origami molto particolare quella adottata per la realizzazione di questi biglietti unici: creati dalla start up bresciana St- Origami, di Greta Soncina, Stefano Tonoli e Luca Foglia.
Una forma d’arte che arriva dall’oriente, nello specifico dal Vietnam, ma che ha un’impronta e un’idea tutta nostrana. Tanto che accanto a cartoncini benauguranti per ogni occasione, dal compleanno al matrimonio, svettano l’Albero della vita, che in tanti hanno ammirato nel negozio di Orgoglio Brescia a Expo, e pure la Loggia o la Rotonda.
L’idea è nata in uno dei diversi viaggi di lavoro che Greta Soncina e Stefano Tonoli fanno in Vietnam. Nel Paese asiatico l’antica arte degli origami è molto diffusa. Così i due avvocati hanno pensato di «tradurla» in forme più europee, realizzando biglietti con i principali monumenti italiani e non solo. Un processo lungo, e non certo facile, dal momento che si deve dare forma a semplici disegni o fotografie. «Per i monumenti si parte dalla semplice fotografia - spiegano i due soci - verifichiamo come realizzarli in 3D e questo è compito della parte grafica, successivamente si passa allo studio ingegneristico e quindi alla realizzazione pratica, fase che avviene nella fabbrica vietnamita».
I primi prototipi vengono analizzati e studiati, quindi anche modificati per renderli più vicini alla realtà. Ma una volta ottenuto quanto cercato il processo produttivo non è ancora terminato. «Ogni cartoncino deve essere registrato all’Ufficio europeo tutela del design. Qui verificano che nessun altro abbia mai proposto lo stesso oggetto o la stessa idea e lo certificano. Si tratta di una sorta di brevetto».
Il negozio di Orgoglio Brescia ad Expo «è stato aperto solo il 12 agosto e lì si sono venduti i primi biglietti con l’ Albero della vita - spiegano Greta e Stefano -. Solo lì, fino alla chiusura, ne sono andati ben diecimila. Complessivamente da quando siamo partiti con la società e i primi cartoncini con origami, a giugno abbiamo prodotto 150mila pezzi, con un fatturato che pensiamo possa raggiungere per quest’anno i 150mila euro. Abbiamo però investito molto nella parte grafica e inoltre la produzione in Vietnam costa parecchio».
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