Economia

Apprendistato: un progetto per diciotto ragazzi

Da Aib, Regione e Provincia mettono a disposizione 18 contratti di apprendistato presso alcune imprese
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Mani. Servono mani. Agili e operose. Soprattutto giovani. La crisi è palpabile e non accenna ad estinguersi. Trovare un impiego è un'utopia. Non nel settore manifatturiero che ha bisogno, un disperato bisogno, di tecnici. Meccanici, elettronici, chimici e metallurgici. Non ce ne sono.

A reperirli provvederanno Aib, Regione e Provincia, che hanno messo a disposizione di 18 giovani altrettanti contratti di apprendistato presso alcune imprese di Brescia e provincia. Un'iniziativa riservata a persone residenti o domiciliate in Lombardia, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, in possesso di un diploma di scuola media superiore conseguito in istituti tecnici o professionali negli indirizzi meccanico, metallurgico, chimico, elettronico ed elettrotecnico.

Provincia e Regione ci credono. Tanto da aver stanziato un fondo da 150mila euro: «Non ci sono solo la cassa integrazione e la disoccupazione» ha esordito l'assessore provinciale alle Attività produttive, Giorgio Bontempi. Ai ragazzi verrà stipulato un contratto biennale di apprendistato che sarà suggellato, ad esperienza conclusa, dal conseguimento dell'attestato regionale di competenza di 4° livello europeo «Tecnico superiore per l'industrializzazione del prodotto e del processo nell'industria meccanica».

Le società che accoglieranno i giovani selezionati sono cinque: Cromodora Wheels (Ghedi), Metra (Rodengo Saiano), Omr (Rezzato), Santoni (Brescia), Valvosanitaria Bugatti (Castegnato). Il principio è quello del «do ut des» e lo spiega Franco Gussalli Beretta, vice presidente Aib: «Le imprese investono nelle risorse umane, plasmandole, e i ragazzi trovano un'occupazione. Che, da biennale, potrebbe divenire a tempo indeterminato. Dipende dalla loro pervicacia».

Ma non si vive di sole fabbriche: oltre alle ore in azienda, gli apprendisti ne trascorreranno altre 300 (in un anno), nelle aule dell'Itis Castelli, seguiti da docenti e professionisti. «Sono anche previste - le parole del professor Giuseppe Taglietti, responsabile del Centro Formazione Aib - 45 ore annuali per il tutoraggio formativo individuale e 18 per l'esecuzione di project work». Il suggerimento, per chi fosse interessato, è di sbrigarsi: le candidature, vagliate da Aib, devono essere presentate alla dottoressa Claudia Cacciatore (tel. 030-2786990) entro il 1° ottobre. 

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