Affitti alle stelle: nel Bresciano in cinque anni crescono del 30%

Chi affitta, sfitta diceva un vecchio proverbio. Voleva dire che chiunque avesse concesso un affitto ad un estraneo ci avrebbe perso comunque. Peccato che i bresciani dopo anni abbiano smentito questa perla di saggezza popolare. Nella provincia, infatti, chiunque voglia dare in affitto la propria casa andrà a guadagnarci di anno in anno. Almeno così raccontano i dati.
Secondo Immobiliare Insight, il centro studi di Immobiliare.it che elabora le stime dell’Agenzia delle Entrate, gli affitti nella provincia sono aumentati di circa il 12 % rispetto al 2021 e del 30% se si considera il dato quinquennale. Attualmente una casa nella provincia costa in media 10,25 euro al metro quadro. Un prezzo compreso in un range che va da poco meno di 5 euro in alcuni comuni della Val Trompia fino ai 23 euro di San Felice del Benaco.
La provincia si attesta come la quarta più cara della Lombardia superata da Milano, Como, Monza Brianza e Sondrio. Tuttavia, se guardiamo agli incrementi annuali, Brescia è superata solo da Sondrio. Quest’ultima sfonda il muro del 40% rispetto agli affitti del 2021. Gli aumenti sono figli di un'espansione della domanda subito dopo la pandemia, quando studenti e lavoratori fuorisede hanno ricominciato a spostarsi. Questo ha fatto sì che ci fosse una contrazione dell’offerta e un conseguente aumento dei prezzi. In parole povere: meno case disponibili ad un prezzo più alto.
Le aree più care della provincia
Se stringiamo il focus sui comuni della provincia possiamo osservare che sono tre le zone più care: quella dei laghi, Iseo e Garda. E quella di Ponte di Legno in Val Camonica.
Il Garda mantiene stabilmente il primato di zona più esclusiva del bresciano: rispetto all’anno precedente i comuni che vanno da Sirmione fino a Limone sul Garda hanno registrato un incremento medio del 20% con un prezzo medio al metro quadro superiore ai 15 euro. In particolare, i comuni di San Felice del Benaco e Manerbe si attestano come i più cari della provincia con un prezzo medio di 23 euro al mq².
Segue il Lago d’Iseo con una media ben maggiore rispetto al Garda, circa il 40%. Il numero è figlio di un balzo monstre del comune di Marone: 178% più caro rispetto al 2021. Nella zona da segnalare anche il comune di Pisogne col 134% di crescita. I due comuni in particolare sono quelli con il prezzo d’affitto al metro quadro più alto rispetto agli altri d’Iseo: superiori a 20 euro al mq².
Infine, la Val Camonica con i comuni di Temù e il confinante Ponte di Legno che vedono un incremento del 21 % e un prezzo al metro quadro di 15 euro.
Tuttavia, se molti comuni vedono le richieste di appartamenti impennarsi ce ne sono due che scendono vertiginosamente e stranamente sono tutte e due sul lago di Garda: Tignale e Tremosine sul Garda perdono circa il 30% rispetto all’anno scorso ma il dato stagionale è ancora più sorprendente: tra giugno e agosto del 2022 i due comuni perdono il 150 % del prezzo d’affitto. Ora una casa costa 7 euro al metro quadro mentre a giugno superava i 25 euro.
La situazione del capoluogo

Brescia segue il trend provinciale e si attesta come uno dei comuni più costosi della provincia escludendo le zone turistiche. Rispetto all’anno scorso i prezzi sono aumentati del 7% ma sono in costante crescita dal 2017 quando il prezzo era di 7,50 euro al metro quadro. Ora è a 9,65 euro.
La differenza tra i quartieri è sostanziale: il centro storico è il più caro con un prezzo di poco superiore ai 10euro al mq ma rispetto alle altre zone è quello che ha subito l’incremento minore: la zona nord (Borgo Trento, Crocifissa di Rosa, Mompiano, Villaggio Prealpino) è quella che ha fatto il balzo maggiore, circa l’11% rispetto ad un anno fa. Seguono poi Panoramica e Porta Venezia e infine la zona ovest (Urago Mella, Primo Maggio, Sant'Anna, Villaggio Badia) con aumenti di poco sopra il 10%. In media con le altre le due zone a Sud dello spartiacque ferroviario: Brescia Due, Via Cremona, Villaggio Sereno, San Polo, Caionvico e Sant'Eufemia si confermano poli residenziali e commerciali con prezzi stabili. Gli aumenti sono contenuti entro il 10 % con un prezzo al metro quadro intorno ai 9,50€.
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