Economia

A2A, utile record: al comune di Brescia 60,7 milioni

Ora l'incognita coronavirus: l'epidemia ha ridotto i consumi energetici del 15% in Italia e del 25% al Nord
Gli uffici bresciani di A2A - Foto © www.giornaledibrescia.it
Gli uffici bresciani di A2A - Foto © www.giornaledibrescia.it
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A2A archivia il miglior bilancio della sua storia, chiuso con un utile salito del 13% a 389 milioni di euro e con cedole in crescita del 10,7% a 0,0775 euro, per un monte dividendi di 241 milioni, di cui la metà destinati ai Comuni azionisti di Brescia e Milano, 60,7 milioni ciascuno.

Il cda guidato dall'ad Valerio Camerano e dal presidente Giovanni Valotti ha anche aggiornato al 2024 il piano industriale, promettendo nel quinquennio investimenti cumulati per 4,5 miliardi, di cui 600 milioni sulle rinnovabili, un mol che salirà di 424 milioni a 1,63 miliardi, un indebitamento finanziario netto in calo a 2,3 volte l'ebitda, nonostante una crescita dei dividendi che porterà la cedola ad 8 centesimi nel 2020 per poi aumentare di almeno il 5% all'anno.

«Più rinnovabili, più clienti, più economia circolare» ha sintetizzato Camerano ricordando gli obiettivi di una completa decarbonizzazione degli impianti entro il 2025, di un aumento delle fonti rinnovabili a 500 mw, della creazione di 12 nuovi impianti di trattamento dei rifiuti e di conseguire una dimensione «nazionale» nel mercato dell'energia, con una quota clienti del 10% dopo la liberalizzazione nel 2022. La realizzazione del piano sarà però probabilmente compito di un cda completamente diverso da quello in carica, con Marco Patuano e Renato Mazzoncini che dovrebbero prendere il posto di Valotti e Camerano.

Per questa ragione, oltre che per le «ulteriori e più approfondite analisi» che l'evoluzione dell'epidemia di coronavirus richiederà, il cda ha deciso di sottoporlo all'attenzione del futuro consiglio «per le eventuali modifiche, integrazioni, aggiornamenti» che riterrà necessarie. 

A2A - che ha offerto 2 milioni di euro di aiuti a Milano, Brescia e Bergamo - ha comunque messo a punto «le prime misure contenitive» allo scopo di neutralizzare almeno parzialmente l'impatto sui conti di un'epidemia che in questo scorcio di 2020 - ha ricordato Camerano - ha ridotto i consumi energetici del 15% in Italia e del 25% al Nord. Sul fronte delle alleanze, ha spiegato Valotti, l'obiettivo è di «formulare nel mese di aprile» una proposta per Agsm Verona e Aim Vicenza mentre è eslcusa la presentazione di una lista per il cda di Ascopiave, verso cui non ci sono intenzioni «ostili» ma di «sviluppo strategico».

«Questo bilancio - ha concluso Valotti - porta a conclusione un percorso iniziato nel 2014. Siamo arrivati a questa scadenza mantenendo le promesse, con dividendi e investimenti raddoppiati, dimostrando che obiettivi di buona redditività e responsabilità sociali sono perfettamente conciliabili». 

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