Economia

A2A si candida per la banda ultralarga

Intanto la multiutility bresciana e milanese «lucida» il conto economico nel trimestre, chiuso con un utile a 117 milioni (+46,3%)
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Dopo Enel anche le multiutility entrano nella partita per la banda ultralarga e vogliono farlo da protagonise, A2A in testa. Giovanni Valotti, presidente di A2A e Utilitalia - l’associazione che raggruppa 600 aziende locali - ha annunciato che verrà costituito «un gruppo di lavoro» all’interno dell’associazione di categoria affinché le multiutility siano «protagoniste di questa partita». Piuttosto che Terna, commentano gli analisti finanziari, meglio Enel e le municipalizzate.

L’obiettivo è che «aziende già presenti sul territorio utilizzino questa presenza per la fibra» anche allo scopo di «valorizzare al massimo le sinergie per chi già opera con altri servizi». 

Intanto A2A «lucida» il conto economico nel trimestre, chiuso con un utile oltre le attese a 117 milioni (+46,3%), e si prepara al risiko, tanto nel settore delle public utility quanto in quello della generazione termoelettrica.

«Sarei sorpreso se non ci fosse alcun movimento nel mercato delle centrali nei prossimi sei mesi», ha affermato l’amministratore delegato Luca Valerio Camerano. A2A ha deciso di isolare i suoi impianti in una società separata per utilizzarla nel consolidamento di un settore in grande affanno a causa del calo della domanda elettrica e della concorrenza delle rinnovabili. E tra i soggetti con cui è iniziato un dialogo c’è anche Sorgenia, in mano alle banche dopo la ristrutturazione del debito.

 

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