Economia

A una bresciana il premio Carniti per il sociale

La trentenne Martinelli aveva saputo del bando leggendo le pagine del nostro quotidiano
La premiazione. La consegna del premio ai vincitori ieri a Roma
La premiazione. La consegna del premio ai vincitori ieri a Roma
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Uno dei due premi nazionali dedicati alla figura dello storico sindacalista Pierre Carniti è arrivato a Brescia. Lo ha vinto la 30enne ricercatrice Francesca Martinelli, residente del centro storico cittadino, presentando alla giuria del premio «Astrolabio del sociale» la tesi di dottorato «Formazione delle persone e mercato del lavoro», elaborata al fianco del professor Bertagna tra l'Università di Bergamo e Parigi dopo la laurea in Filosofia conseguita alla Cattolica di Milano.

La conferenza Cisl. I contenuti sono stati premiati alla Conferenza nazionale dei servizi della Cisl perché - come nello stile intellettuale di Carniti - si concentrano su un problema e formulano proposte per risolverlo, in questo caso esaminando il sistema francese delle cooperative che appoggiano i lavoratori esclusi dal mondo del lavoro e li accompagnano nei loro tentativi di reinserimento.

Insieme alla bresciana Martinelli è stato premiato anche Stefano Mazza.

Entrambi riceveranno un assegno da 5mila euro e la pubblicazione degli elaborati da parte di Edizioni lavoro in un'edizione curata dal comitato scientifico del premio. I temi per partecipare erano due.

La giovane bresciana ha scelto di concorrere per la sezione «Nuove forma di rappresentanza dei lavoratori», un tema quanto mai caro alla Cisl soprattutto in un momento storico come quello attuale in cui la rappresentanza è in crisi.

Lo ha saputo dal Gdb. «Ho saputo di questo premio nell'agosto del 2017 leggendolo sul Giornale di Brescia - spiega la ricercatrice che oggi lavora per Doc servizi -. Ho inviato la mia tesi lo scorso gennaio e sono stata premiata martedì». Il premio - consegnato da Annamaria Furlan - nasce da un'iniziativa posta in essere dalla famiglia Carniti in collaborazione con la Cisl e un gruppo di amici del sindacalista. Non si tratta solo di una dedica alla memoria dello storico leader ma anche un modo per mantenere vivo e attuale il suo pensiero. «In questi due lavori - ha spiegato il figlio di Carniti, Pierre Junior - ci sono 2 elementi fondamentali che riconducono a mio padre: l'impegno a favore dei lavoratori e l'età ancora giovane di chi si è impegnato su questa strada». Se il buon giorno si vede dal mattino…

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