Economia

A Seoul Roda apre un «monomarca»

La Repubblica di Corea fa gola ai bresciani, tanto che Luca Roda sta per aprire nel quartiere più chic di Seoul un monomarca
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Ad incentivare i nostri imprenditori a rivolgere lo sguardo verso la Repubblica di Corea anche Luca Roda, che sabato inaugurerà proprio nel quartiere più chic di Seoul un negozio di abbigliamento monomarca.

«Credo che la diffidenza di molti imprenditori bresciani sia ingiustificata - ha detto Roda -. Inoltre essere forti in Corea significa avere maggior opportunità di affacciarsi anche sul mercato cinese».
Unico limite, purtroppo, il tempo impiegato dall'ufficio dogane di ogni provincia per il rilascio del certificato di esportatore, necessario alle aziende italiane. Mentre in Germania e Francia si riceve ad una settimana dalla richiesta, in Italia ci vogliono in media due mesi. Chi è convinto di avere prodotti appetibili da esportare non ha tempo da perdere.

Tra gli unici tre Paesi OCSE con un Pil positivo in piena crisi (+3,5% le previsioni anche per il secondo trimestre 2013), 15esima economia mondiale e quarta in Asia, la Repubblica di Corea inizia ad avere un forte appeal anche sulle imprese bresciane, invitate dalla Camera di Commercio ad un seminario sulle relative opportunità commerciali.

Un mercato particolarmente ricettivo nei confronti del made in Italy, con importazioni cresciute nell'ultimo anno del 17%, anche perchè fa da piattaforma distributiva per molti altri Paesi asiatici.

Attualmente l'Italia è il 26esimo partner commerciale della Corea del Sud, ma i margini di crescita sono notevoli, a patto che le nostre aziende vengano supportate nell'acquisizione delle competenze necessarie: ciò che sta facendo ProBrixia, azienda speciale della Camera di Commercio, organizzando missioni imprenditoriali e ricercando partner stranieri per le nostre imprese. «Il governo locale incoraggia gli investimenti stranieri, anche con riduzioni dei dazi doganali, creazione di zone franche e cessione di terreni a prezzi gratuiti o agevolati» ha spiegato il segretario generale della Camera di Commercio italiana in Corea, Roberto Martorana, che ha sottolineato anche come le Pmi (circa 3 milioni) rappresentino il 99,9% del tessuto industriale della Repubblica di Corea.

Grazie agli accordi di libero scambio, firmati nel 2007 tra Ue e Corea, le importazioni coreane sono salite del 14,8% e tra i settori più dinamici ci sono l'agroalimentare, i beni di consumo di alto livello e l'edilizia. «C'è attenzione per il design e la qualità - ha sottolineato Martorana - ed apprezzamento per i prodotti italiani, primi per esempio nell'arredo d'interni di fascia medio-alta».

 

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