Economia

A Brescia sono sbocciate 72 giovani imprese agricole

Oggi le aziende agricole sono in mano a ragazzi sempre più preparati, la maggior parte di loro ha conseguito titoli specifici
Under35: sono 3.368 le realtà lombarde - Foto © www.giornaledibrescia.it
Under35: sono 3.368 le realtà lombarde - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Sono 288 le nuove imprese agricole condotte da under 35 nate in Lombardia (72 a Brescia) nei 6 sei mesi del 2019. È quanto emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e della Coldiretti regionale su dati delle imprese a giugno 2019, diffusa in occasione della consegna degli Oscar Green Lombardia, i premi all’innovazione giovane nelle campagne assegnati ogni anno dalla Coldiretti. In totale sono 3.368 le imprese giovani nelle campagne lombarde, in aumento dell’1,5% rispetto al giugno dello scorso anno.

A livello provinciale i territori che ne registrano la maggior presenza sono Brescia con 699, Bergamo con 483 e Pavia 459. A seguire Mantova con 321, Sondrio con 296, Como 240, Milano 228, Cremona 225, Varese 161, Lecco 128, Lodi 65, Monza 63. Tra i giovani crescono di più le donne. Delle oltre 3.300 imprese agricole giovani attive in Lombardia, quasi 1 su 4 (il 22%) ha come titolare una donna. In particolare le aziende a guida rosa sono 746, con una crescita del +1,9% in un anno, a fronte delle 2.622 maschili cresciute dell’1,4% rispetto a giugno 2018. Inoltre, i principali settori in Lombardia per presenza di imprese giovani.

Accanto alle attività miste, tra i settori specifici preferiti dai giovani agricoltori lombardi troviamo: bovini da latte primo con 280 attività, l’uva con 240, i cereali con 216, gli ovini e i caprini con 209 imprese, gli ortaggi con 193, l’apicoltura con 112, i frutti di bosco e in guscio con 107 e i cavalli con 93.

«Oggi le aziende agricole sono in mano a ragazzi sempre più preparati - commenta Massimo Albano, direttore di Coldiretti Brescia - la maggior parte di loro ha conseguito titoli specifici, ma non mancano ragazzi e ragazze che, nonostante gli studi non agricoli, hanno scelto la terra per il loro futuro».

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