A Brescia mercato dell’auto in panne: vendite giù del 29%

Gli oltre settanta giorni di lockdown, in primavera, hanno condizionato anche il mercato dell’auto. Nel picco della pandemia da Covid-19, le concessionarie, come molte altre attività, hanno chiuso i battenti; inevitabilmente gli effetti sulle vendite sono stati pesanti. Nell’ultimo anno, secondo i dati elaborati dall’Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), le immatricolazioni di auto a Brescia sono diminuite del 28,93% rispetto al 2019 (da 37.441 a 26.610 veicoli), riflettendo il trend lombardo (-29,91%) e quello nazionale (-27,93%).
Una brutta flessione che nella nostra provincia non si registrava da anni: la variazione peggiore era del 2012, quando le immatricolazioni si ridussero del 22,81% rispetto ai dodici mesi precedenti (da 38.136 a 29.439 mezzi). Nell’ultimo decennio, inoltre, Brescia non era mai andata sotto la soglia delle 27mila auto immatricolate: finora, l’hannus orribilis delle nostre concessionarie era il 2013 con 27.115 veicoli messi a pubblico registro, mentre i dies fasti per i nostri autosaloni risaliva al 2010 con 42.326 mezzi nuovi venduti. I numeri del 2020, purtroppo, sono decisamente negativi.
Nel Bresciano, la performance peggiore è del marchio Smart (-86,90%), che passa dalle 435 vetture immatricolate nel 2019 alle 57 dello scorso anno. Brusca frenata anche per Jaguar (-74,31%, da 218 a 56 auto), Land Rover (-57,5, da 480 a 204 mezzi) e Mitsubishi (-55,4%, da 213 a 95 veicoli). Nell’anno nero delle quattro ruote, comunque, ci sono case che osservano una crescita delle vendite nella nostra provincia. Seppure i numeri non siano comparabili a quelli tutt’oggi riportati dai brand storici dell’auto sulle strade bresciane, Tesla sfiora il raddoppio delle vendite (+91,35%), con 199 bolidi immatricolati contro i 104 del 2019. Una variazione che fa il paio con un deciso cambiamento che si è riscontrato nel nostro territorio in termini di motorizzazione.
Nel 2020, sono diminuite ancora le vendite di auto alimentate a benzina (-37,36%), a diesel (-42,03%), a «benzina + gpl» (-37,87%) e a «benzina + metano» (-26,5%); contestualmente sono cresciute le immatricolazioni di veicoli con motore ibrido «benzina-elettrico» (+95,33%), «diesel-elettrico» (+21,3%) e soprattutto per quello solo «elettrico», che quasi quadruplica il dato rispetto all’anno precedente (+248,81%, da 252 a 879 vetture).
Di sicuro non baderanno ai consumi i proprietari delle 14 Lamborghini acquistate a Brescia lo scorso anno (+55,56% sul 2019) oppure i 16 fedelissimi del Cavallino rampante (+33,33%) o, ancora, i neo possessori delle tre Aston Martin (+200%).
A prescindere dall’attrazione per queste supercar, l’auto più venduta a Brescia si conferma la Fiat Panda con 1.486 immatricolazioni (-20,83% rispetto all’anno precedente), seguita dalla Renault Clio (820 mezzi a registro, -17,67%) e dalla Lancia Ypsilon (715, -30,78%). In numeri assoluti, invece, con 3.221 auto immatricolate, pur con un calo del 27,78%, il marchio Volkswagen domina il mercato locale.
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