Cultura

«Women»: volti da tutto il mondo esposti a Rodengo Saiano

In mostra 130 foto del National Geographic fino al 9 giugno al centro commerciale Franciacorta Village
La mostra a Rodengo Saiano
La mostra a Rodengo Saiano
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Un viaggio nella realtà femminile dall’inizio del Novecento ad oggi attraverso una mostra di National Geographic dal titolo «Women. Un mondo in cambiamento». Questo il contenuto dalla nuova iniziativa culturale promossa dal Franciacorta Village (e dagli altri quattro centri commerciali della moda del gruppo Land of Fashion), che si conferma una struttura in grado di muoversi ben oltre i confini dello shopping.

«Women» (inaugurata lo scorso primo aprile e che resterà a disposizione dei visitatori sino al 19 giugno negli orari di apertura del centro in zona Maie) è uno sguardo sulla condizione femminile attraverso le fotografie provenienti dagli archivi della National Geographic Society: oltre 130 anni di storia con immagini che compongono, scatto dopo scatto, un quadro globale della vita delle donne, il modo in cui sono state percepite e trattate, quanto potere hanno (o non hanno) avuto, come hanno affrontato le loro sfide e scoperto nuovi orizzonti.

«L’itinerario della mostra - spiegano dal Village di Rodengo Saiano - si articola in sei sezioni espositive in cui le immagini sono accomunate dal soggetto: Gioia, Bellezza, Amore, Saggezza, Forza, Speranza». Un percorso articolato che si muove in oltre un secolo di storia femminile in ogni continente a raccontare i problemi, le sfide e le evoluzioni di ieri, oggi e domani nelle società di tutto il mondo.

«Nonostante i molti movimenti che si sono battuti per i diritti delle donne, con le ovvie differenze tra regione e regione – commenta il direttore di National Geographic Italia Marco Cattaneo -, in tutto il mondo le donne soffrono ancora di discriminazioni di varia natura. Questa mostra, che abbiamo il piacere di presentare negli spazi dei Village Land of Fashion, vuole essere il racconto di ciò che è cambiato nell’ultimo secolo e una testimonianza di quanto ancora bisogna lavorare per arrivare a una vera parità».

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