«Una sola terra», la biologa Ehrlich e il botanico Chiarucci in Santa Giulia

Da oggi a domenica è in programma la terza edizione del festival «Una sola terra». Il calendario propone una serie di iniziative dedicate ai temi della biodiversità, degli impatti generati dalla crisi climatica e delle possibili strategie di mitigazione, e dell’utilizzo consapevole delle risorse. Sono previsti incontri di carattere divulgativo, convegni, trekking urbani, mostre e laboratori, alcuni dei quali si protrarranno anche le prossime settimane.
Stasera all’Auditorium Santa Giulia (via Piamarta 4, inizio alle 18, accesso libero), interverranno la dottoressa Paula J. Ehrlich, presidente e amministratore delegato della «E. O. Wilson Biodiversity Foundation», e il professor Alessandro Chiarucci, botanico ed ecologo dell’Università di Bologna, che discuteranno della sfida globale riguardante la salvaguardia della biodiversità in un incontro dal titolo «Reimmaginare il modo in cui ci prendiamo cura del nostro pianeta».
Il pioniere
Si definisce biodiversità la ricchezza di vita sul pianeta terra, rappresentata dall’insieme delle piante, degli animali e dei microrganismi, dei geni in essi contenuti e dei complessi ecosistemi che costituiscono nella biosfera, includendo anche l’abbondanza, la distribuzione e l’interazione tra le diverse componenti del sistema. Il concetto nasce dalla traduzione del termine inglese «biodiversity», abbreviazione di «biological diversity», ed è stato proposto alla comunità scientifica internazionale nel 1988 dal biologo americano Edward O. Wilson.
Nato nel 1929 e deceduto nel 2021, Wilson è considerato uno dei più influenti scienziati naturali del nostro tempo, figura fondamentale per la biologia dell’evoluzione e della conservazione, studioso delle relazioni tra natura e natura umana. Nel suo celebre libro del 2016 «Metà della terra: salvare il futuro della vita», Wilson ha proposto la teoria «Half-Earth», secondo la quale la protezione di metà della terra entro il 2050 consentirebbe di preservare almeno l’80% delle specie, e alla specie umana di soddisfare le sue necessità senza mettere a repentaglio la salute ecologica del pianeta.
La dottoressa Paula J. Ehrlich presiede la fondazione dedicata a Wilson che ha sede nella Carolina del Nord e dal 2005 promuove la divulgazione del pensiero del biologo americano. Ehrlich nel corso della conferenza affronterà il tema delle basi scientifiche e gli approcci strategici necessari per preservare la ricchezza biologica del pianeta, sottolineandone il ruolo cruciale per mantenere la stabilità degli ecosistemi e garantire un futuro sostenibile per tutte le forme di vita.
Ehrlich sostiene che per essere veri custodi del nostro pianeta dobbiamo «urgentemente esplorare, scoprire e imparare il più possibile sulla biodiversità, e identificare la rete di luoghi in cui abbiamo le opportunità migliori per salvaguardare il maggior numero di specie». Nella sua presentazione illustrerà come le visioni complementari dell'enciclica «Laudato Si’» di papa Francesco e di «Half-Earth» di Wilson invitino ad un cambiamento nel rapporto tra l’umanità e il mondo naturale. I due testi offrono un quadro d’azione unificante e carico di speranza, che unisce il rigore scientifico all’urgenza morale per prenderci davvero cura del nostro pianeta.
Wilson affermava che «la biodiversità mantiene il mondo in equilibrio». Approfondendo la nostra comprensione e connessione umana con la natura, Ehrlich ritiene che Half-Earth Project stia contribuendo a ripensare il modo in cui viene praticata la conservazione, dando potere a decisori, scienziati e cittadini per partecipare alla protezione della rete della vita. Insieme si può rispondere alla chiamata morale e scientifica per proteggere la vita sulla Terra.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.