Una bresciana dove il mondo dà futuro al teatro ragazzi

Ottanta sono i Paesi partecipanti all’Assitej World Congress; solo tredici i consiglieri esecutivi. E l’Italia, di nuovo, avrà un suo rappresentante, grazie (anche) ad una bresciana: Gessica Carbone, organizzatrice del Teatro Telaio, fa parte del comitato esecutivo italiano del congresso mondiale dedicato al teatro ragazzi e insieme ad altre due delegate italiane (Linda Eroli e Maria Giulia Campioli) ha potuto votare il nuovo esecutivo internazionale.
Dopo il tesoriere Roberto Frabetti (de La Baracca Testoni), che negli anni scorsi ha rappresentato l’Italia, sarà ora il momento di Cristina Cazzola, direttrice artistica del festival «Segni d’Infanzia» di Mantova.
«Siamo quindi felici di poter avere una rappresentanza italiana - fa sapere Gessica Carbone -, perché non è un fatto scontato». L’occasione di quest’elezione erano i dieci giorni del XX Assitej World Congress & International Performing Arts Festival for Children and Young People, che si svolge ogni tre anni e che si è tenuto - virtualmente - a Tokyo nei giorni scorsi. Il viaggio è stato metaforico (la pandemia non l’ha permesso), anche se Gessica ha comunque scattato un’ironica foto ricordo della sua partenza.
«Assitej è un’associazione che riunisce varie realtà che si occupano di teatro ragazzi e di arti performative per il pubblico giovane, per valorizzare la qualità teatrale e per promuovere gli scambi culturali tra i professionisti del settore». «I soci, ad oggi, sono circa 120. Ma non è un’associazione di categoria - chiarisce Carbone -. Si tratta più di un luogo di confronto e valorizzazione, di dialogo con tutti i soggetti coinvolti nel teatro ragazzi».
Spettacoli, meeting, seminari… Sono molti gli appuntamenti proposti sulla piattaforma che Assitej ha creato in occasione del congresso, che era associato anche al festival Mirai, giapponese, proponendo così una serie di spettacoli provenienti da varie nazioni e per varie fasce d’età. «Gli incontri - continua Cabone - hanno portato una riflessione sull’inclusione sociale che deve sempre avere il teatro ragazzi (non solo in pandemia) e sull’accessibilità digitale. Perché è giusto confrontarsi per capire come rispondere alle nuove necessità. Anche quando torneremo dal vivo ci sarà da parlare di inclusione, di diritto dei bambini alla cultura e di altri temi importanti». Gessica Carbone ha partecipato in quanto operatrice teatrale, e non come Teatro Telaio. Ma il Telaio è comunque impegnato attivamente: «La scelta volontaria di fare parte di Assitej l’ho condivisa con la mia struttura. Abbiamo deciso insieme, perché riteniamo utile impegnarsi in associazioni e attivarci circa la riflessione politica e culturale attorno al teatro ragazzi».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato