Torna il festival «Duende», tra sperimentazione e nuove tecnologie

brescia. Sguardi in anteprima sul teatro che verrà, con «Duende», il Festival di Arti performative e Nuove Tecnologie. Dal 28 novembre al 7 dicembre, un calendario di appuntamenti in spazi diversi dà accoglienza, per iniziativa del Centro teatrale bresciano, alle espressioni innovative; all’incontro tra generi, linguaggi e realtà promotrici di «un’arte che osa, sperimentando un modo diverso di esplorare la realtà», secondo la presentazione del consigliere comunale con delega alle attività culturali Francesco Tomasini.
Il tema della censura
«Taci anzi parla», il titolo scelto per questa terza edizione, introduce al tema della censura coniugando libertà d’espressione e responsabilità. Con la direzione artistica di Nadia Busato, la parola Duende, presa dallo spagnolo antico, dà evidenza alla capacità dell’arte di far percepire la complessità in modo più profondo. L’attenzione prioritaria è rivolta ai giovani, secondo la sottolineatura della presidente del Ctb Camilla Baresani, e i temi in evidenza sono di speciale attualità: dall’ambiente inquinato alla minaccia nucleare, al narcisismo nel web. Il Festival rientra tra le iniziative del progetto Youth Club di Fondazione Cariplo, per l’avvicinamento delle nuove generazioni alle arti dello spettacolo.
Il passato si mette in relazione con il presente nella performance d’apertura, «Dopo il diluvio» (28 novembre ore 18; 30 novembre ore 11) nelle Domus dell’Ortaglia, coinvolgendo la Fondazione Brescia Musei ieri rappresentata a Palazzo Loggia dal direttore Stefano Karadjov. La proposta di Muta Imago è adatta al pubblico non vedente e ipovedente. Da un passato più recente, il bombardamento di Hiroshima interroga le responsabilità di oggi attraverso lo spettacolo «Atomica» (Teatro Borsoni, 29 novembre ore 20.30). Con «Stai zitta», gli stereotipi e la discriminazione di genere daranno argomenti di dissacrante comicità ad autrici e interpreti del testo che si rifà al libro di Michela Murgia (Teatro Sociale, 30 novembre ore 20.30).
Gli altri spettacoli
Dinamiche di classe, genere e consumo entrano nello spazio d’osservazione con «Chef. One woman show» (Teatro Borsoni, 1 dicembre ore 20.30), spettacolo in lingua inglese con soprattitoli della pluripremiata drammaturga Sabrina Mahfouz. «Frankestein» (Teatro Borsoni, 4 dicembre ore 11.30 e 20.30) con fruizione audio in cuffie wireless rilegge in chiave nuova l’opera di Mary Shelley nella prosecuzione del programma di prosa contemporanea, che si conclude il 5 dicembre con «Ilva Football Club», dramma di una città all’ombra della più grande e inquinante acciaieria d’Europa (Teatro Borsoni, ore 20.30).
Gli spettacoli al Borsoni (con biglietti in vendita sui canali del Ctb) saranno preceduti, tra le 18.30 e le 20, da un’esperienza immersiva dentro il racconto di Ernest Hemingway «Colline come elefanti bianchi», ad ingresso libero. Il concerto immersivo «Unisono» unirà musica e luci d’artista il 7 dicembre (ore 20.30, al Borsoni), per l’uscita del nuovo album del compositore e sound designer bresciano Simone Lombardi.
Il cineconcerto del film «La nuova Babilonia», con rielaborazione della partitura originale di Dmitrij Šostakovic a cura dell’ensemble I Sincopatici, è previsto il 2 dicembre alle 21 al Nuovo Eden. Sempre il 2 dicembre, in mattinata al Nuovo Eden il critico Pietro Lafiandra parlerà di «Cinema del futuro» agli studenti, e alle 18 alla Biblioteca UAU di via Milano 105 approfondirà il ruolo dell’intelligenza artificiale.
Incontri con gli artisti di teatro sono previsti il 30 novembre e il 4 dicembre. I biglietti per gli spettacoli sono in prevendita su vivaticket.it, alla biglietteria del Sociale e al punto vendita Ctb in piazza Loggia; nei giorni di spettacolo al botteghino del Borsoni e del museo S. Giulia. I biglietti del cinema su nuovoeden.it. Info: www.centroteatralebresciano.it.
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