Cultura

Springsteen fa 70 anni: i sei brani che lo hanno reso un'icona

Oggi il mondo rende omaggio al Boss, uno dei più grandi performer mai apparsi sul palcoscenico
Il trailer di «Western Stars», nelle sale a ottobre
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Settant'anni vissuti tra difficoltà, impegno sociale e politico e palcoscenici. Bruce Springsteen compie oggi 70 anni. Arriva a questa data in una forma straordinaria: chiusa la sua trionfale avventura a Broadway, che è stata la straordinaria evoluzione della sua autobiografia, nel giugno di quest'anno ha pubblicato «Western Stars», il suo nuovo album solista.

Il 25 ottobre arriverà nei cinema il film, che ha lo stesso titolo del disco, una via di mezzo tra il documentario della performance con cui, in un fienile di casa sua, ha suonato i pezzi di «Western Stars», e un visual che illustra con immagini la drammatica intensità dell'album.

C'è una cosa che ha accompagnato Springsteen in tutta la sua carriera: la sua irresistibile capacità di performer, uno dei più grandi mai apparsi su un palcoscenico. Non sbaglia chi dice che il mondo si divide tra chi ha visto il Boss dal vivo e chi no: i suoi concerti sono leggenda, un rito laico della durata minima di tre ore abbondanti (in Italia ha superato quattro ore) in cui c'è una comunione totale tra la platea e il palco. La EStreet Band è una delle più entusiasmanti backing band della storia, dotata di un suono unico e dalla straordinaria capacità di dare il proprio suono a qualsiasi pezzo venga suonato. Bruce celebra questo rito con la forza di chi sa che il palcoscenico è l'unico posto in cui si senta davvero al sicuro. E per chi l'ascolta è cibo per l'anima. 

Ripercorriamo la sua carriera straordinaria (ancora in corso) con alcuni dei brani della sua immensa discografia che sono più impressi nella memoria collettiva e che hanno contribuito in maniera fondamentale a collocare il Boss nella Hall of Fame della musica contemporanea.

 

Born to Run (1975)

Il brano fu il primo successo di Springsteen entrando nella classifica dei singoli, è stato inserito alla posizione numero 21 della classifica delle 500 migliori canzoni della storia stilata dalla rivista Rolling Stone. In America il singolo ricevette una massiccia programmazione radiofonica nelle stazioni radio rock, mentre relativamente poca nelle radio pop. Il singolo infatti raggiunse al suo massimo la posizione 23 della classifica Billboard Hot 100. Un buon risultato, ma non certo l'eccellenza che poi avrebbe raggiunto.

 

Born in the Usa (1984)

E' «il» brano di Springsteen, quello che conoscono grandi e piccini, a tutte le latitudini. La canzone è stata inserita alla posizione numero 275 nella lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone e nel 2001 la RIAA l'ha inclusa al 59esimo posto tra le 365 canzoni del secolo. Inizialmente la canzone fu scritta nel 1981 per un film, ma la canzone - che tratta della guerra in Vietnam - andò talmente bene che Springsteen decise di usarla per il suo album.

 

I'm on Fire (1985)

La canzone raggiunse la posizione numero 6 nella classifica Billboard Hot 100 pop singles all'inizio del 1985. Era la quarta di una serie di sette top 10 hit da record che uscirono da Born in the USA. Il singolo raggiunse il numero 1 in Olanda per 3 settimane nell'agosto del 1985, nello stesso periodo in cui altri due singoli di Springsteen («Dancing in the Dark» e «Born in the USA») occupavano la Top 12. E' stata coverizzata da artisti come Johnny Cash, John Mayer, Amy MacDonald, Awolnation.

 

Dancing in the Dark (1985)

Ultimo brano registrato per il disco «Born in the USA», è stato il singolo con più ampio successo commerciale pubblicato dal cantautore statunitense, raggiungendo la posizione numero 2 nella classifica di Billboard. Il videoclip d'accompagnamento al brano è stato diretto da Brian De Palma.

 

Tougher Than the Rest (1988)

Tougher Than the Rest è il quarto singolo estratto da Tunnel of Love, l'ottavo album del musicista. Come gran parte dell'album Tunnel of Love, Tougher Than the Rest è stata registrata nello studio casalingo di Springsteen. Il brano ha raggiunto il terzo posto in Svizzera ed è entrato nella top 20 delle classifiche di Regno Unito, Paesi Bassi e Austria.

 

Street of Philadelphia (1994)

Si può considerare l'ultimo grandissimo successo di Bruce Springrsteen. Il brano ha ottenuto un notevole successo in molti Paesi contribuendo a rilanciare la sua carriera dopo qualche anno di appannamento artistico ed è stato premiato con quattro Grammy Award. È inoltre stato inserito nell'AFI's 100 Years...100 Songs, elenco che raccoglie le migliori canzoni dei film. La canzone vince l'Oscar nel 1994 come miglior colonna sonora per il film «Philadelphia».

 

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