Sirene come in guerra e applausi al Sociale per le Baccanti
Grande successo ieri sera al Teatro Sociale di Brescia per «Baccanti». Emozione forte in apertura di serata per la sirena di allarme che - per un’iniziativa simbolica dei teatri, a cui aderisce anche il Ctb - ci ricorda che ci sono luoghi della terra dove le sirene suonano davvero e cadono le bombe, come l'Ucraina oggi.
Questo incipit inatteso connota poi anche lo spettacolo, che si chiude con un cartello «No war» portato in scena da un attore, e accolto da un corale applauso. Alla coralità della tragedia greca e alla funzione civile del teatro ci riportano anche queste «Baccanti» così particolari, così centrate, così emozionanti.
In uno scenario da antichità distopica, fra proiezioni oniriche e senza tempo (video e suono Luca Serra, incisive musiche originali eseguite dal vivo da Edmondo Romano), in uno scenario che evoca una reggia ammuffita (scene e costumi di Guido Fiorato), nove bravi attori e danzatori mettono in scena l’originale e convincente versione da Euripide (traduzione e adattamento di Laura Sicignano e Alessandra Vannucci), con la regia di Laura Sicignano. Penteo, governato dalla ragione, viene portato alla rovina da Dioniso, che lo convince ad andare a spiare i misteri delle Baccanti, e invece lo conduce al massacro: sarà proprio sua madre Agave a farlo letteralmente a pezzi, in un rito folle da invasati, salvo poi rinsavire e disperarsene, ma inutilmente.
In un «circo demoniaco» (l’espressione è della regista), «dove regnano metamorfosi e travestimento», si consuma una distruzione per una rinascita. Piace al pubblico, e coinvolge questa produzione del Teatro Stabile di Catania, e fra gli attori spicca la prova di Alessandra Fazzino (Agave), che fa decollare lo spettacolo. Bene anche Dioniso (Manuela Ventura), Penteo in giacca e cravatta (Aldo Ottobrino), l’umano Cadmo di Franco Mirabella. Egle Doria, Lydia Giordano e Silvia Napoletano sono le Baccanti, Antonio Alveario è Tiresia, Silvio Laviano il bravo Messaggero.
Repliche fino a domenica, info sul sito del Centro teatrale bresciano.
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