Cultura

Scotuzzi: «Negli States con il nostro film con Giovanni Storti»

«Le voci sole», del regista bresciano e Andrea Brusa, è stato selezionato per il Seattle International Festival
Registi. Andrea Brusa, qui anche autore, e il bresciano Marco Scotuzzi
Registi. Andrea Brusa, qui anche autore, e il bresciano Marco Scotuzzi
AA

Prestigiosa anteprima negli Stati Uniti per «Le voci sole», il primo lungometraggio diretto dall’affiatato sodalizio di registi Andrea Brusa e Marco Scotuzzi - quest’ultimo bresciano - già acclamati a livello internazionale con i loro corti.

Gli autori sono stati selezionati dal Seattle International Film Festival, dove il 20 e il 21 aprile verrà presentato il loro film, che conferma la versatilità dell’attore Giovanni Storti, nuovamente diretto in un ruolo drammatico - lontanissimo dall’abituale veste comica che l’ha reso celebre con il trio Aldo, Giovanni e Giacomo -, proprio come già sperimentato dal duo di autori scegliendolo come protagonista del breve e ammaliante corto «Magic Alps».

«Siamo partiti per questo nuovo viaggio con Giovanni guidati dallo stesso stimolo di "Magic Alps" - spiega Scotuzzi -, ovvero l’interrogarsi sulle possibili reazioni di un essere umano chiamato a fronteggiare qualcosa di più grande di lui». Missione ambiziosa, proprio come la scommessa - vinta grazie alla determinazione - di girare il film in piena epoca Covid.

Come nel corto, anche ne «Le voci sole» Giovanni parte alla ricerca di un futuro migliore: stavolta interpreta un operaio italiano che, dopo la chiusura della fabbrica dove lavora, è costretto a trasferirsi in Polonia, assunto da una grande fonderia. A casa restano la moglie (Alessandra Faiella) e il figlio adolescente (Davide Calgaro): l’unità familiare spezzata si ricompone grazie ad Internet, che tuttavia finisce per essere anche strumento di un’esposizione mediatica che instilla il germe della celebrità nelle vite ordinarie dei protagonisti. «La fama - sottolinea il regista - li porterà a scoprirsi soli, fragili, in balìa dei commenti e degli umori degli stessi seguaci che hanno determinato il loro successo improvviso come star della rete». Proprio queste sono le «voci sole» del titolo: gente sempre pronta a odiare, insultare, sfogarsi contro il malcapitato di turno.

«Il primo spunto per l’idea del film - confida Scotuzzi - fu un servizio tv de "Le iene" su alcune famiglie italiane nelle quali i genitori gestivano in modo pittoresco i propri figli per alimentarne la notorietà online, finendo così per trasformarli in fenomeni da baraccone». Un abbrivio che ha condotto i registi ad esplorare altri lidi, realizzando un’opera molto originale, che promette uno sguardo affilato sul nostro tempo. «Grande l’emozione di partire per gli Stati Uniti - afferma Scotuzzi - come anche il ricordo dell’armonia sul set: Giovanni desiderava recitare da tempo con Alessandra Faiella, sua amica di vecchia data». 

«Le voci sole», scritto da Andrea Brusa, è prodotto da Andrea Italia per Nieminen Film con Point Nemo ed Èliseo Multimedia e vede Luca Barbareschi produttore associato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato