Cultura

Scarponi ai piedi, croce e delizia per la discesa perfetta

La scelta giusta è legata a peso e stile della sciata. Perché calzino bene ora c’è la termoformatura
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Croce e delizia: strumento di dialogo piedi e sci, lo scarpone può diventare il migliore degli alleati o il peggiore dei nemici. Scegliere un ottimo scarpone è essenziale per la sicurezza e il divertimento. Non basta solo azzeccare il giusto numero per trovare, tra i tanti modelli che colorano le pareti nei negozi specializzati, il perfetto compagno di discesa. Bisogna infatti tenere conto della forma del proprio piede e della tipologia di sciatore affidandosi ai suggerimenti di un tecnico competente. Per non consentire al mal di piedi rovinare l’esperienza sulla neve.

«Con tutti i modelli in commercio la soluzione migliore è farsi aiutare da un esperto - suggerisce Marco, responsabile dell’area sci e scialpinismo dello store Gialdini -. Per fare la scelta giusta è necessario valutare molti elementi e tante variabili: dalla forma del piede al peso, fino al livello e allo stile di sciata. Insomma: è il piede che sceglie la scarpa».

Dal punto di vista della struttura gli scarponi sono l’elemento dell'attrezzatura sciistica che sembra aver subito un’evoluzione minore. In realtà negli ultimi anni la calzatura per lo sci ha finalmente trovato un valido alleato nella termoformatura. Il costo degli scarponi può variare dai 150 ai 500 euro circa, ma la personalizzazione è inclusa nel prezzo.
«Ormai tutte le aziende produttrici utilizzano termoplastiche molto sensibili - spiega Marco -. Al momento dell’acquisto si prendono le misurazioni della lunghezza, del collo del piede, del polpaccio e la calzata viene quasi totalmente personalizzata modellandola sullo sciatore».

Scarpone che, una volta termoformato, lo resta per sempre. Per completare l’opera e per potersi godere appieno la neve altri due fattori apparentemente secondari possono davvero aiutare chi scia: le calze, rinforzate nei punti di massima pressione e senza fastidiose cuciture, e le suolette. Si va da quelle anti-shock (pensate per assorbire le vibrazioni della sciata e alleggerire le articolazioni dallo stress) a quelle riscaldanti (perfette per chi ama la montagna ma proprio non ama il freddo). 

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