Sara Donati: «In Papà Montagna c'è il mio sguardo bambino»

Profeta in patria, dunque pubblicata in Italia dopo esserlo stata con regolarità in Francia e in Corea del Sud, prossimamente pure in Spagna. Per Sara Donati, illustratrice e autrice di storie, bresciana (con casa e studio a Rezzato), è il momento di raccogliere i frutti del proprio lavoro anche nel nostro Paese; ed è qui, con l’editore milanese Terre di Mezzo - un tempo focalizzato sulla letteratura di montagna, ora attivo anche in quella per l’infanzia e di impronta sociale - che Sara ha avviato un rapporto proficuo, consolidato con l’edizione nazionale di «Papà Montagna» (Oltralpe uscì come «Pére Montagne»).
Un’opera che, in attesa delle presentazioni ufficiali previste nei prossimi mesi, avrà un’anteprima «casalinga» domani, domenica, alle 17.30, alla Bottega dei Popoli di Rezzato (in via IV Novembre 31), con l’artista disponibile al firmacopie. La proposta italiana è stata accolta con gioia dall’autrice: «Sintonizzata sulla realtà francese, avevo decisamente sottovalutato, forse perfino dimenticato, la possibilità di un approdo nella mia lingua. A fatica ultimata, mi sono accorta che è un’emozione fortissima, amplificata dal fatto che mia figlia Olivia ha potuto leggere il libro da sola, senza che io dovessi tradurlo per lei».
La storia
Disegni di strepitosa avvolgenza cromatica e testi essenziali che aprono al mistero, lasciando che siano poi le immagini a svelarlo, «Papà Montagna» narra la vicenda di Agata, bambina renitente a un campeggio in montagna con i coetanei, nonostante l’amorevole sollecitazione del padre. Parte per dovere, affatto convinta, salvo cambiare completamente prospettiva dopo un incidente, quando si trova davanti a una montagna che ride (anche di lei) e si ritrova in sintonia con un’entità fino a quel momento lontana, l’incontro con la quale le restituisce una consapevolezza diversa. Ci confida Sara: «Ci sono elementi autobiografici nel racconto, legati in particolare alla figura paterna, che rimanda graficamente al mio papà e al suo amore per la natura. Ma di questo mi sono accorta strada facendo, non era nulla di programmato. È una storia di formazione e di crescita, in cui cerco di assegnare il giusto peso alle cose, muovendo dalla considerazione che tutto è relativo, e perfino una montagna è nulla a confronto del cielo».
Italia dopo la Francia
Non è un caso che l’Italia arrivi dopo la Francia rispetto a Sara Donati, 43enne che può vantare una specializzazione all’Istituto Europeo di Illustrazione e Animazione Multimediale di Roma: alle prestigiose Éditions du Rouergue - che rappresentano tuttora la sua casa madre in occasione di ogni nuovo progetto editoriale - l’artista venne infatti segnalata entusiasticamente da Kitty Crowther, fuoriclasse mondiale dei volumi illustrati. I transalpini hanno pubblicato «Voici l’histoire» (Ecco la storia) nel 2015, «Parler avec les arbres» (Parlare con gli alberi) nel 2018, appunto «Pére Montagne» nel 2021, diffondendoli per un folto pubblico, di bambini e di adulti. In linea con l’obiettivo dichiarato di Sara: «Scrivo per i più piccoli, ma parlando anche al bambino che continua ad esserci nell’adulto, certa che possa capire». Motivo per cui mira sempre al recupero di uno sguardo bambino, quello che rende magiche anche le situazioni più ordinarie.
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