Cultura

San Giuseppe svela i suoi tesori tra arte e scorci carichi di storia

Domenica, da mattina a sera, l’antico complesso sarà al centro di eventi e visite guidate. Ecco il programma
S.GIUSEPPE, TESORO NASCOSTO
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Le meraviglie sono ovunque, basta aver voglia di scoprirle, ma spesso sono davvero nascoste. Caso emblematico è il complesso di San Giuseppe, che sorge poco distante da piazza Loggia, in città. Quanti bresciani sono entrati in quella chiesa maestosamente elegante? Quanti hanno visitato i chiostri carichi di fascino? Domenica ci sarà l’occasione per rimediare a queste mancanze.

In occasione della festa di San Giuseppe, nota anche come come la festa del papà, ecco infatti l’evento che disvelerà i tesori nascosti del complesso. Perché pur trovandosi nel centro storico, non è appunto conosciuto come meriterebbe.

La facciata della chiesa non è infatti visibile, se non da chi la ricerca, e il suo fianco su via Gasparo da Salò non induce certo a immaginare la bellezza dell’interno. «Il patrimonio culturale di una comunità ha una natura relazionale: esso prende vita nella misura in cui è sperimentabile come esperienza collettiva - ha spiegato mons. Maurizio Funazzi, parroco di San Faustino e responsabile anche del complesso di San Giuseppe -. Per questo, particolarmente in un contesto in cui ancora si avverte la fatica di ritornare a momenti di socialità dopo la pandemia, l’arte e la cultura si offrono come occasione per favorire incontro, relazione e costituzione di reti di comunità».

Il programma

Il programma della giornata è ricchissimo, dalle 9.30 alle 18.30, nei chiostri, ci sarà la rievocazione degli antichi mestieri a cura della Confraternita del Leone, ci sarà la possibilità (anche per i più piccoli) di partecipare ai laboratori didattici che si svolgeranno in varie fasce orarie; si potrà poi partecipare alle varie visite guidate (ci sono ancora posti disponibili contattando segreteria@sanfaustinobrescia.org oppure al numero WhatsApp 3518518425).

Alle 18 viaggio nella musica rinascimentale con Anna Compagnoni (liuto) e Martina Garlet (soprano), si svolgerà nella sala dei codici del Museo diocesano. Alle 20 la giornata si concluderà con la cena di ispirazione rinascimentale nel salone del chiostro maggiore. 

«I tesori nascosti, da scoprire o riscoprire sono il complesso e la tradizione artigiana - ha detto Lucia Braghini, coordinatrice del progetto -. Questa medaglia a due facce risponde a una visione del patrimonio culturale non solo in termini di beni storico architettonici, ma anche comprensiva in quel complesso di usi, arti, mestieri e tradizioni che contribuiscono a formare la cultura e l’identità di una comunità».

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