Renga, «il divertimento sano e pulito» è... locale

Il posto, il prestigio, la facile raggiungibilità, la brescianità con uno «sguardo fuori», i servizi accessori. . Una stella di cristallo nel cuore economico di Brescia. Il Crystall Le Club - progetto firmato dalla Next Srl, di cui sono soci fondatori Francesco Renga, il fratello Stefano, Dante Fontana ed Alberto Volpi - è stato presentato in conferenza stampa e inaugurato venerdì sera.

Il luogo, il prestigio: il club è all’interno del Crystal Palace di via Cefalonia, ed è distribuito su due livelli, nella galleria al piano terra del grattacielo. «Un punto strategico - ha sottolineato Stefano Renga - per un progetto di intrattenimento di alto profilo, professionale ed indirizzato ad una Brescia selezionata». Il livello superiore è giocato sul colore nero e su un sistema di specchi; quello inferiore - un privé - è l’anima chiara del locale.

Dal punto di vista organizzativo il Crystall Le Club sarà aperto tre giorni a settimana: il venerdì e la domenica ospiterà piccoli live stile pianobar  anni '60, pensati per un pubblico più adulto; il sabato per i giovani che hanno voglia di una serata chic. La selezione musicale sarà sempre di facile fruibilità: si punterà su un sound semplice e commerciale.

«C’è grande interesse attorno alla nascita di questo locale» ha commentato Francesco Renga: «La gente per strada, ormai, non mi chiede più dei dischi, bensì del Crystal! Siamo certi di intercettare il bisogno di divertimento sano, pulito e di classe, che alberga nei miei coetanei. I quarantenni bresciani, ma non solo. Il locale sarà un’eccellenza italiana del settore: puntiamo ad attirare avventori anche da fuori i confini della nostra provincia. E poi il Crystall è in centro, lo si può raggiungere rapidamente e non ci sono problemi di parcheggio».

 «Mi piacerebbe - ha proseguito "Fra" - diventasse un punto di ritrovo classico per la Brescia del futuro:sarei contento di vederci i miei figli. Intanto ci sarò io, quando non sarò impegnato in concerti e tour, e anche Ambra, che ha contribuito con preziosi consigli, cercherà di non mancare. Ultima cosa: in città mancava un posto di classe in cui gli artisti di passaggio potessero organizzare un after-show. Ora c’è».