Cultura

«Racconto di due città»: quando i filmini di famiglia diventano la storia di Brescia e Bergamo

Dalla selezione di vecchie pellicole raccolte negli ultimi tre anni il lavoro video in proiezione domani in città al Nuovo Eden
  • Alcuni dei frame tratti da «Racconto di due città»
    Alcuni dei frame tratti da «Racconto di due città»
  • Alcuni dei frame tratti da «Racconto di due città»
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  • Alcuni dei frame tratti da «Racconto di due città»
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  • Alcuni dei frame tratti da «Racconto di due città»
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  • Alcuni dei frame tratti da «Racconto di due città»
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Hanno passato gli ultimi tre anni a raccogliere e cucire insieme i filmini di famiglia, trasformando il ricordo di casa in un racconto comunitario. Arriva alla conclusione il suggestivo progetto «Racconto di due città» con la proiezione dei lavori video, delle installazioni che studenti delle Accademie di Belle Arti e giovani artisti di diverse regioni italiane hanno realizzato a partire da una selezione di vecchie pellicole donate dai cineamatori, o dai loro famigliari, all’archivio di Lab 80 film.

L'esito si potrà apprezzare nel doppio appuntamento al cinema in calendario domani, martedì 12 dicembre a Brescia al Nuovo Eden (alle 21) o sabato 16 dicembre a Bergamo, Lo Schermo Bianco (Daste alle 17). 

Raccolte più di mille bobine

«Racconto di due città» nasce nel 2021 a Bergamo e nel 2022 a Brescia, quando le responsabili di Cinescatti hanno chiamato a raccolta tutti i cittadini che avessero in soffitta vecchi filmini, offrendo gratuitamente il restauro delle pellicole e la loro digitalizzazione, perciò la creazione di versioni leggibili da computer e dispositivi mobili; oltre alla registrazione di interviste ai donatori per raccogliere le storie che le pellicole raccontano.

Hanno poi restituito le bobine ai donatori, chiedendo il permesso di inserirli nell’Archivio (diventato ormai riferimento regionale con oltre 5mila bobine conservate) e di concederne l’utilizzo a studenti delle Accademie e giovani artisti per la creazione di lavori originali da mostrare poi alla cittadinanza.

La stessa raccolta è stata fatta l'anno precedente a Bergamo: bresciani e bergamaschi hanno consegnato all'Archivio più di mille bobine. «La partecipazione è stata straordinaria - spiega Giulia Castelletti di Cinescatti - e siamo ora felici di poter mostrare a tutti il risultato di questo lungo lavoro, un contributo alla memoria collettiva in forma filmica. L’ultima parte del progetto ha rappresentato un momento di scoperta di questa stessa memoria da parte di studenti e artisti, che hanno potuto diventare registi di produzioni dedicate al rapporto tra memoria e territorio».

Il progetto «Racconto di due città» è frutto di una vasta collaborazione: hanno partecipato Accademia di Belle Arti G. Carrara, Politecnico delle Arti di Bergamo, Fondazione Brescia Musei - Cinema Nuovo Eden, Fondazione Luigi Micheletti, Brescia e Musil - Museo dell’industria e del lavoro di Brescia, il tutto sotto il cappello di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Le installazioni

Piccolo atlante balneare è un’installazione di Emma Onesti e consiste in una cabina balneare per uno spettatore dove, tra oggetti e viaggio visivo, si riflette il luogo popolare per eccellenza: la spiaggia; La mattina di Santa Lucia di Giacomo D’anna è un racconto corale legato ad uno dei giorni più magici dell’anno, quel 13 dicembre che i bambini attendono per ricevere doni. L’errore fotografico di Emanuele Biffi è un film sperimentale sulle regole base per chi vuole essere cineamatore; Storia di casa di Camilla Morino ha per protagoniste due sorelle che compaiono su una delle pellicole recuperate e che si raccontano a sessant’anni di distanza. Corrispondenze di Giulia Claudia Masacci è una riflessione sul rapporto tra uomo e animale realizzato mettendo in dialogo materiali presenti all’interno dello stesso Archivio Cinescatti; Caffè su pellicola di Biancamaria Gotti è un tuffo nei ricordi attraverso “un caffè con la nonna”.

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