Cultura

«Raccolti per strada»: quando il teatro costruisce coscienza

Al Teatro Colonna a Brescia lo spettacolo è andato in scena anticipando la Giornata in ricordo delle vittime della strada del 21 novembre
Una scena dello spettacolo «Raccolti per strada»
Una scena dello spettacolo «Raccolti per strada»
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Prende spunto dalla cronaca, dalle tragedie reali, dai ricordi di chi è rimasto: «Raccolti per strada» è un lodevole esempio di teatro civile che riesce nell'intento di migliorare la società, parlando chiaramente - in questo caso - dei pericoli della strada al fine di evitare che le tragedie si ripetano e moltiplichino.

Lo spettacolo con la regia di Pietro Arrigoni tratto dal libro di Marco Bonari e Marco Foglia - che da diversi anni viene rappresentato davanti a platee di ragazzi e adulti - è andato nuovamente in scena venerdì 18 novembre sul palco del Teatro Colonna in via Chiusure a Brescia, con il patrocinio della Onlus Condividere la Strada della Vita. La pièce anticipa la Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada che si celebra ogni anno il 21 novembre.

Per l'occasione, domenica alle ore 10.30 nella Chiesa delle Sante Capitanio e Gerosa di San Polo si terrà una cerimonia durante la quale verranno benedette le stele per ricordare le vittime della strada dell'anno appena trascorso, alla presenza della prefetta di Brescia Maria Rosaria Laganà (non presente allo spettacolo, ma rappresentata dalla sua vice Anna Chiti Batelli, per ha espresso l'ammirazione «per chi riesce a convivere con un dolore inaccettabile per le modalità in cui si verifica»).

Lo spettacolo

Isadora Duncan, con il foulard che si incastra nelle ruote dell'auto. I suoi due figli precipitati con l'automobile nella Senna. Rino Gaetano, Fred Buscaglione, Alex Baroni, Nicola Trussardi… «Tutti morti in incidenti stradali». Comincia così, andando dritto al punto con un impietoso elenco, lo spettacolo interpretato da Francesca Poliani e Marco Menghini. E continua senza sconti: «Cento persone nel mondo saranno morte sulla strada quando uscirete dal teatro». Il testo parla di cifre, statistiche, stragi più o meno note, interventi chirurgici, di giovani morti per un'impennata sullo scooter, di ragazze senza cintura e con il telefonino in mano, di lamiere contorte che non lasciano scampo, di scarpe che si sfilano, ecco perché le si trova per strada. Il tutto con una colonna sonora altrettanto incisiva, a partire da «Chicco e Spillo» di Samuele Bersani e passando per «C'è tempo» di Ivano Fossati. 

Dove nasce l'idea

Pietro Arrigoni ha raccontato come a spingerlo a lavorare sul testo fu il pienone che vide alla presentazione del libro a Palazzolo, quando fu pubblicato. «La sala era pienissima, l'attenzione era sempre alta, perché il libro parla forte e chiaro». Soprattutto - e lo si è visto in scena - a convincerlo è l'assenza di morale del libro, e di conseguenza della pièce. «Non facciamo la morale, non diciamo di non bere, non fumare e mettere la cintura. Diamo i numeri, mostriamo il dolore. Perché tu sei sciocco, ma per chi resta è dolorosissimo. Vuoi fare la morale ai ragazzi e alle ragazze? Si tappano le orecchie. Ma in questo modo, prima di salire in moto forse si ricordano dello spettacolo. E se anche solo uno di loro si allaccia il cinturino, abbiamo vinto».

Gli autori del libro

«Quando scrivemmo il libro eravamo spinti da ciò che vedevamo al lavoro, essendo l'uno agente di polizia locale e l'altro giornalista», hanno quindi raccontato Marco Bonari e Marco Foglia, autori del libro originale. «In biblioteca non trovavamo testi sull'educazione stradale per ragazzi e ragazze, eppure è a quell'età che si costruisce la coscienza del pericolo, non quando si è già cresciuti. Siamo contenti che ora lo spettacolo venga riportato in scena anche dopo tanti ann»". Con loro il presidente di Condividere la Strada della Vita, Roberto Merli, che ha costituito l'associazione per lavorare sulla prevenzione, essendo lui genitore di un ragazzo morto in un incidente, Alessandro. «Voglio che i genitori non debbano vivere ciò che abbiamo vissuto noi. Sulla strada non si scherza». 

Sul palco gli autori del libro da cui è tratto lo spettacolo Raccolti per strada - © www.giornaledibrescia.it
Sul palco gli autori del libro da cui è tratto lo spettacolo Raccolti per strada - © www.giornaledibrescia.it

 

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